PensoQuelloCheDico

Post N° 109


Eccomi qui… a 25, o forse 30, metri di cemento a 8 piani…Sul balcone, come d’abitudine, fumo la mia seconda siga, mentre preparo il pranzo…Sento vociare, le risate di una famiglia intorno al tavolo del giorno di festa… osservo le finestre di fronte… chi mangia, chi rassetta la cucina… chi chiacchera animosamente… Bello, il pranzo del giorno di festa intorno a un tavolo pieno di persone… sembrano famiglie felici, e forse lo sono… e chi sono io per dubitarne?Noi non siamo sembrati la classica famiglia felice, di quelle che si scherza intorno al tavolo, di quelle che ci si abbraccia e ci si dice quanto ci si vuole bene… ma, ad onor del vero, non siamo mai sembrati nemmeno una famiglia infelice… ma una famiglia normale, con i propri lati belli e brutti… infondo onesta nel mostrarsi a chi era al di fuori…Forse, troppo spesso si è dato per scontato il bene che ci si voleva… e si dimostrava nelle discussioni, nelle intolleranze, nel tenere distanti gli altri dalle proprie intime paure e frustrazioni…È brutto dare per scontato, specie chi ci sta accanto… ma se in questo, il bicchiere mezzo pieno lo si vuol vedere comunque, posso dire che è bello dare per scontato, soprattutto per darsi l’opportunità di vivere il momento in cui ci si accorge e si ri-scopre quello che abbiamo… anche se a volte è tardi…Io non sento di odiare nessuno, nemmeno chi mi ha fatto del male… e forse proprio la misura così bruciante di quel male, rappresenta la misura di quanto stia continuando a voler bene, nonostante tutto…Rientro in cucina, metto su burro e salvia, ci butto dentro i miei MiniAgnolotti… sorrido pensando alla mia statura minuta, ai miei piedini minuti e al fatto che per rimanere fedele alle mie misure, ho pure comprato i MiniAgnolotti…Mangio… in compagnia della mia MiniFamiglia… e sorrido...Buona festa della Liberazione…(foto S.C.)