PensoQuelloCheDico

Post N° 149


Ieri decido di rianimare il criceto morto che è in me e mi sono trascinata nel “Tempio del Consumismo”: il centro commerciale… ribattezzato anche “Il Tempio dei Saldi… anzi pardon… delle Vendite Promozionali”…Non ricordo nemmeno più l’ultima volta che ci son stata, preferendo di gran lunga i negozietti del quartiere e il mercato…Gli obiettivi di questo pellegrinaggio non mi erano molto chiari, ma avevo voglia di muovermi un po’ … cmq uno c’era, di sicuro, ed era chiaro: la pila di libri da leggere era calata vertiginosamente… urgeva rimpolparla un pochino…Arrivo. Parcheggio in un parcheggio sotterraneo semivuoto. Entro… Vago per i negozi di abbigliamento cercando qualcosa che possa resuscitare la ragazza bon ton che ero qualche tempo fa… prima che perdessi la mia vita, con enorme soddisfazione direi, dietro a locali pulciari, quartieri popolari, musiche sconosciute, strumenti musicali maltrattati, kebab e falafel mangiati in piedi e anfibi color amaranto…Giro fra i negozi deserti… accarezzo stoffe che creano gonne improbabili e vestiti decisamente troppo sopra tono…Giro ancora un po’… ma tanto lo so cos’è che mi chiama da prima… avverto la sua energia… è lei: la libreria... il mio regno di perdizione preferito… e inizio il mio vero tour… i libri in bellavista… tutti best seller… non solo non mi attirano per niente, ma costano decisamente troppo… mi avvicino ai tascabili… trovo qualcosa di interessante…E poi inizio a guardare le scaffalature… a cercare avida autori, che sono in coda in una lista interminabile, scolpiti nella mia mente…Guardo, guardo, guardo…. Prendo rimetto a posto… e poi mi accuccio in basso… mi siedo al bordo di legno e trovo Ballard e Dick… solerte e indiscreto il commesso, più o meno della mia età, mi chiede se ho bisogno d’aiuto e se stessi cercando qualcosa in particolare… e io, solita frase di circostanza, – No, grazie, sto guardando… e lui – Quello che stai guardando è il settore della fantascienza, sai non c’è scritto sopra e magari non te ne sei accorta… E io, lo liquido – Sì sì, lo so, me ne sono accorta, grazie…(certo che me ne sono accorta, c’è Ballard, che a causa dei racconti catalogano sotto fantascienza, e Dick… altroché se me ne sono accorta… mica leggevo titoli inutilmente… e poi… io non posso leggere la fantascienza, microcefalo? Mi parli come se fosse un settore tabù per me… ma che pensi che le mie letture siano i romanzi Harmony e il ricettario di Suor Germana?)Per sfregio, suo, e piacere, mio, visto che era un bel po’ che lo desideravo, prendo Crash… tanto l’altro che voglio ancora lo devono ristampare… e continuo il mio vagare per i titoli e gli autori… Carlotto, il Piccolo Fiammiferaio me lo consiglia, ma se non risponde al messaggio non so quale comprare… rinuncio… tanto ci sarà tempo per farselo dire, il titolo… Saramago (un’amico mi dice che non bisognerebbe nominarlo… che porta merda…ma tanto di merda nella vita non ce n’è mai abbastanza…) …ecco… Memoriale dal Convento… sì un’amica mi dice che è un buon approccio per questo autore che non ho mai letto… Pavese… i racconti… no vabbé… non ho tanti soldi… e, poi, eccolo: Izzo… cerco Vivere Stanca e nello scaffale non c’è… c’è solo il Sole dei Morenti…già letto…Mi avvicino al commesso di prima, tra l’altro tutto sommato pure caruccio, e gli chiedo quel volume… con gentilezza cerca e cerca… ma niente… non c’è.. saluto e ringrazio, con Crash in bella vista, pensando Che cretina che sono… I libri in coda si allungano di nuovo… e se una volta questa cosa mi metteva l’ansia, oggi mi fa stare tranquilla, quasi quanto il fumatore incallito che sta finendo il pacchetto e pensa che cmq ne ha altri due nella borsa a tracolla...Vivere stanca ancora manca all’appello… ma, come sempre mi ripetono i miei amici più cari, i libri non hanno scadenza…Ps. Per la cronaca, non che a qualcuno freghi qualcosa, ma per dovizia di particolari lo dico lo stesso, uscita di lì, mi fermo al negozio di abbigliamento vicino casa… esco con una busta contenente una gonna strampalata, un vestito bon-ton nero e un altro vestito che mi fa un po’ campagnola che sbarca in città… lo shopping compulsivo è finito!