PensoQuelloCheDico

Post N° 187


Scendo le scaleMa quante saranno...Non finiscono più...forse un centinaio, forse di più... è che io sbaglio, mi ostino a contarle quando salgo, e quando penso che non ce la faccio più a salire, perdo il conto. La prossima volta le conterò scendendo.L'aria è fredda. C'è odore di umidità ghiacciata nel vento gelido.Guido verso casa. Mi accorgo a tratti, giusto un secondo dopo di averlo fatto, che percorro delle traiettorie assolutamente diverse da quelle percepite, nel mentre della guida... Altre auto sbucano all'improvviso, un secondo prima non c'erano sugli specchietti... un secondo dopo sembra che siano state sempre là...Di giorno questa lingua nera d'asfalto si adegua a questi giorni di festa... davanti a me una lunga ghirlanda rossa luminescente; di fronte, quella bianca e gialla, a tratti intermittente, il guardrail... A quest'ora della notte invece, questa lunga lingua di lava nera, fa da guida verso la mia destinazione...Intorno gli alberi, le luci vanno a una velocità sfalzata... a tratti vanno veloci quanto l'auto, a tratti molto più piano... Quello che vedo ha una curvatura convessa, come se, su quello che fisso, passassi una lente d'ingrandimento che nn ingrandisce però, ma ne distorce i contorni...Scendo dall'auto, è tardi, parecchio... il ginguettìo degli uccelli annuncia il giorno...Manca ancora qualche ora all'alba...Cammino verso casa, intorno a me un silenzio quasi irreale...Però non mi fa spavento...Perché questo passo svelto?Hai ragione, perché? E' tardi, ma non ho paura, o forse sono solo incosciente... è il sentire che intorno non c'è nulla, nessuno, che possa sbucare all'improvviso...Tutto è pace, a quest'ora... C'è solo l'Uomo dei Fiori laggiù... ma poi ci sarà davvero? E chi l'ha mai visto l'uomo dei fiori, di notte... se è per questo, non ho mai visto nemmeno comprar fiori, di notte...La luna...Dov'è?...Non c'è.. il cielo è d'un nero pece... Rallento i passi... Perché ti affretti?Goditi il momento ... ascolta il silenzio...