PensoQuelloCheDico

Casa


Ero in auto… accompagnavo la mia amica Ale al treno… come quasi ogni giorno… Siamo così diverse io e lei eppure con storie e vissuti paradossalmente simili…Nessuno sospetterebbe i nostri rovesci della medaglia… le nostre rispettive insicurezze… le nostre paure… le nostre fragilità… le nostre zone d’ombra…Nel breve tragitto che passa tra il negozio dove lavora e la stazione… le ho parlato di una riflessione che mi si è materializzata in-consapevolezza in questi giorni, durante una conversazione virtual-epistolare: che a volte penso di essere nata nel posto, nel momento e nell'epoca sbagliata... ma x quanto mi sforzi di pensare, nn so quale sarebbe stato il momento, il posto e l'epoca giusta...Ma il pensiero che si è affacciato + prepotentemente è quello di non sentirmi ancora a casa... nn ancora.... nn ancora.....… sì la casa ce l’ho, il nido dove mi chiudo la sera e lascio fuori un mondo pieno di frastuono e movimento, in cui cerco di trovare la mia dimensione… con musica, incensi, libri, pensieri…Ma nn è la casa materiale, quella di cui parlo… è il posto, la dimensione, la realizzazione che soddisferà il mio essere interiore…È “il posto”… quel posto dove potrò sentirmi “Qui e Ora”… il posto in cui piantare la bandiera e qualunque cosa accada mi sentirò al sicuro…Non so se questa “casa” sia rappresentata da persone, luoghi, dimensioni, lavori… non l’ho ancora capito… forse nn lo capirò mai…Per ora vivo una strana costante sensazione di mancata appartenenzaEccomi qui… cosciente di voler vivere momento x momento senza aspettarmi nulla dal domani…cosciente di essere alla continua ricerca… ma di non sapere verso dove e verso cosa…