PensoQuelloCheDico

Post N° 71


Ecco… la prima neve dell’anno o almeno la prima che vedo io… amo il rumore della neve quando cade a terra, su una coltre che inizia a essere piuttosto alta...È sera e la neve ha ripreso il suo leggero viaggio dal cielo fino a coprire le mie paure e i mie desideri, e da questo balcone guardo oltre le case, oltre il paese, oltre le colline… guardo lontano… verso casa, anche se vorrei che la mia casa fosse qui e che non fossi sola stasera...Sentire mancanze… conosciute/sconosciute… posso sentire la paura di immaginare… oltre le colline…È notte inoltrata e vorrei uscire a passeggiare nel silenzio del paese, quasi del tutto addormentato, e sentire quella presenza accanto, sfiorarmi il viso come questi milioni di fiocchi gelidi...Aver paura di chiedermi se le parole, scritte/dette, siano solo parole...Mi piacerebbe condividere quello che vedono in lontananza questi occhi.. quello che ascolto e quello che vivo… quel mondo “normale” fatto di anima e cuore, che in questi giorni batte così forte che quasi riesce a disturbarmi.Colline del Monferrato-Al, 26 gennaio 2006La città è femmina, con i suoi desideri e le sue repulsioni, slanci e rinunce, e pudori, soprattutto pudori. Per entrarle nel cuore, per coglierne i segreti più intimi, si deve agire con la massima tenerezza e armarsi fino all’esasperazione di pazienza. Bisogna sfiorarla senza malizia, accarezzarla senza seconde intenzioni, insistere per secoli e secoli. (Le vie incantate di Parigi, J. Yonnet) (foto S.C.)