Vivere per amare

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Eletti, amici cari, abbiate speranza viva in Me, nel Mio Tempo e, secondo la Mia Logica. Farò le cose più belle per voi e per i servi fedeli che non Mi hanno girato le spalle, ma fedelmente Mi hanno servito.   Sposa amata, il servo fedele merita ricompensa, quello, poi, che Mi è restato fedele tra tanti ribelli, merita più lauta ricompensa, i Doni preparati per i servi più fedeli sono unici. Amata, non ti rattristare per i sacrifici che crescono di numero e di intensità, ma gioisci nel servire il tuo Signore, sapendo che lauta sarà la paga per il fedele servizio. Mi dici: “Dolce Amore, vorrei servire Te anche senza paga alcuna. Servire Te e vedere lo Splendore del Tuo Volto amoroso è già lauta paga; che può desiderare di più un uomo? Tu, Gesù, Ti degni di piegarTi sulla piccola Tua creatura con tanto Amore, non disprezzi la sua piccolezza, la sua fragilità, il suo nulla, ma la Tua Infinita Grandezza ha cura continua della nostra piccolezza. Vedo quanto noi, piccoli più piccoli, siamo fragili, vedo e constato ogni giorno; ne sarei tanto rattristata per questo, ma proprio allora quando tutto è più evidente, incontro nel pensiero Te, amoroso Dio, Te, Dolcissimo Amore, e non tremo più. Tu, Santissimo, mi offri stilla della Tua Grandezza, una stilla della Tua Forza, una stilla della Tua Sapienza; che posso avere di più? Vedo l’ansia dei miseri della terra: vedono la loro miseria e gemono, vedono passare il tempo e gemono; l’uomo, senza Te nel cuore e nella mente, che invecchia giorno dopo giorno, si fa prendere da angoscia sempre crescente, dice: “Tutto sta per concludersi, la mia vita finisce. Che accadrà?” Cresce la sofferenza del cuore e la nebbia nella mente. Gesù adorato, con Te nel cuore e nella mente tutto è differente: passa il tempo rapido e diminuiscono le forze, il corpo dà segni di cedimento, ma l’anima, già beata in Te, gli dice: “Coraggio, è vicino il Dolce Incontro d’Amore col tuo Signore. Attendi con gioia tale Incontro, perché in te tutto sarà trasformato: passerai dal misero orizzonte terreno ad uno diverso, tutto nuovo; io, io, l’anima, ti attenderò con gioia e sublime sarà allora il nostro incontro”. Questo dice l’anima al corpo che si ricolma di vigore e di gioia sempre nuova. Dolce Gesù, sei la Delizia di ogni anima ed il Sostegno del corpo; non ha paura della fine chi confida in Te, ma già in terra si sente come un’aquila che si leva sempre più in alto per entrare nel Tuo Infinito Orizzonte lì dove non vi sono nubi minacciose, ma c’è un Cielo sempre sereno ed una dolce brezza carezzevole”. Amata sposa, bene hai detto: chi spera in Me non teme, non ha nulla da temere, ma vola sempre più in alto sulle Mie Ali e si prepara ad entrare nel Mio Orizzonte Felice, di Pace e di Gioia vera. Non così, non così è per colui che è restato chiuso al Mio Amore: la sua vita diviene sempre più meschina e triste, quando giunge a capire che il suo essere terreno deve finire così come è avvenuto a quello di coloro che l’hanno preceduto, trema per ogni giorno che passa, cresce l’ansia ed aumenta la tristezza, perché, amata sposa, senza di Me, Gesù, la vita diventa una continua delusione: è dolore e fatica ed anche la speranza si affievolisce. Amata sposa, chi è nel Mio Cuore vede e sente, vede i segni sempre nuovi, sente le Mie Parole, coglie le Mie Grazie e vola sempre più in alto, sentendo già sulla terra dei viventi la fragranza del Paradiso che lo aspetta. Mi dici: “Dolce Amore, che abisso c’è tra chi è in Te e chi non si è voluto aprire al Tuo Amore! Dona ad ogni uomo la Grazia di capire ogni cosa, di comprendere il vero senso della vita che non è quello di girare a vuoto nella esistenza terrena, ma è quello di conoscere sempre più Te, Dolce Amore, per servirTi e poi goderTi per l’eternità. Dona, Gesù, ad ogni uomo, tale Grazia, perché la sua vita non sia una serie di duri travagli, ma sia un dolce volo verso un’eternità di Gioia e Pace con Te”.Amata Mia sposa, scendono copiose le Grazie per tale comprensione, in questo tempo conclusivo più ancora che nel passato, scendono, ma gli uomini, spesso, neppure se ne accorgono, tanto il loro cuore è attaccato alle cose della terra: gli occhi sono avidi di beni, non ne sono mai paghi, nella loro mente vi sono pensieri, pensieri, progetti, progetti, ma Io, Io, Dio, non sono in tali pensieri, non sono in tali progetti; Io, Io, Gesù, sono il grande escluso, non solo, in molte menti ho l’ultimo posto, ma non ho posto proprio, non ho posto alcuno. Mi dici: “Gesù, Dolcissimo Amore, questo dici con Volto tristissimo, il mio piccolo cuore geme vicino al Tuo. Vorrei darTi tutto l’amore che gli stolti della terra non Ti danno; vorrei offrirTi tutto quello che l’Umanità ingrata non vuole darTi; vorrei così consolare il Tuo Cuore Meraviglioso che tanto ama ed è così poco amato. Dolcissimo Amore, consolaTi con i Tuoi piccoli più piccoli, prendi gioia da loro ed offri a tutti gli altri le Grazie per comprendere il vero senso della vita”. Amata sposa, i piccoli più piccoli, stretti alla Madre Mia e da Lei guidati, sono la Mia Gioia, proprio per loro concedo ancora Grazie al mondo, ad ogni uomo della terra. Questo presente è ancora un tempo favorevole, ma presto il vento cambierà direzione. Resta stretta al Mio Cuore, dolce sposa, consolalo con l’adorazione continua. Ti amo. Vi amo.                                                                                               Gesù