Vivere per amare

DIO NON ABBANDONA L'UOMO SOGGETTO ALLE PROVE


 DIO NON ABBANDONA L'UOMO SOGGETTO ALLE PROVE. - «Iddio, leggiamo nella Sapienza, non abbandona il giusto; lo scampa alle insidie dei peccatori, e discende con lui nel pozzo delle tribolazioni; lo toglie dalle mani di quelli che l'opprimono, non gli si leva dal fianco quando è in catene; entra nell'anima del suo servo; gli paga il prezzo dei suoi lavori, lo guida per una via miracolosa, gli fornisce immancabilmente tetto e lume» (Sap. X, 13-17).Quando il popolo di Dio, schiavo in Egitto, fu oppresso di lavoro da Faraone, Dio inviò Mosè a liberarlo. Il soccorso di Dio allora più si mostra, quando più abbondano le traversie. «Il Signore, dice S. Pietro, sa liberare i giusti dalle prove» (II PETR. II, 9). E infatti, ecco Noè, campato dalle acque del diluvio; Lot, dal fuoco di Sodoma; Abramo, dai mali esempi dei Cananei; Giacobbe, dall'ira di Esaù; Giuseppe, dalle mani dei suoi fratelli e dal carcere; Mosè e gli Ebrei, dal furore di Faraone, dalle onde del Mar Rosso, dalla fame e dalla sete; Davide, dalla lancia di Saulle; Susanna, dalle calunnie dei vecchioni; Daniele, dai denti dei leoni; i tre giovani, dalle fiamme della fornace; Mardocheo, dal capestro di Aman; Giuditta, dal potere di Oloferne; il giovine Tobia, dall'assalto del demonio; Giuda Maccabeo, dalle armi di Antioco; Elia, dalla rabbia di Gezabele; S. Pietro, dal carcere e dalle catene. Più le prove sono terribili, e più Dio ci sta vicino. Questa verità già proclamava il Salmista in quel versetto: «Gravi tribolazioni stanno riservate per i giusti, ma il Signore li libererà da tutte» (Psalm. XXXIII, 20). Perciò il Signore ci dice: «Invocatemi nel giorno della tribolazione ed io vi libererò, e voi mi onorerete» (Psalm. LXIX, 15). «Chi griderà a me io l'ascolterò; sarò con lui nelle sue tribolazioni, lo salverò e lo rivestirò di gloria» (Psalm. XC, 15).6.