BATTITI DI CUORE

Ricordi


Al telefono ti sento imbarazzato, lo sento che mi dirai qualcosa di brutto. Sicuramente stai abbassando gli occhi mentre mi dici”: "Non ci credo più! Non è più possibile. Come facciamo?Andiamo avanti a promesse non mantenute da parte tua, a mie continue attese, non dormo di notte...devo lavorare, devo vivere, ho bisogno di serenità.”  E prosegui: “ho conosciuto una donna, libera, abita vicino a me, con lei mi sento sereno, non so che succederà, vivo alla giornata,  e questa è ora la giornata che voglio.”. Un dolore al petto, la mente si annebbia, l’unica reazione che ho è chiedere dell’altra. Tu sei qualche volte evasivo, qualche volta diretto nelle risposte, poi il saluto, la telefonata non aveva più un senso, mi ero impantana nel dolore e non riuscivo più a fare domande sensate, mi sono accorta di quanto ero “patetica”, quando mi hai detto “non voglio più rispondere a questi interrogativi stupidi”.Poi, giornate passate con il pianto nel cuore, dolore che riversavo sulle mie amiche che amorevolmente mi tenevano compagnia. Come le ho amate per il loro esserci. Passavo i giorni a scribacchiare le mie emozioni, volevo scriverti una lettera, iniziavo, avevo tante cose da dirti, la mente lo esigeva, ma poi cancellavo tutto, il cuore me lo imponeva. Stavo capendo sulla mia pelle il significato della frase ““Se ami veramente, lo lasci andare”. Ti amavo così tanto, che questa volta non ti avrei rincorso. Era giusto che tu vivessi la tua “giornata” in serenità, quella serenità che non avevi più con me, malgrado mi amassi ancora.E così è stato. Non ti ho cercato. I tuoi pochi contatti, erano solo per chiedermi come stavo, sapendo già cosa ti avrei risposto. Lo so che ti dispiaceva avermi detto la parole “fine” per telefono,  non era da te, però ormai eravamo su due rive diverse. Io volevo lasciarti libero di essere ora sereno e un giorno felice, te lo dovevo per tutto l’amore che ho avuto e ho ancora per te. TU... non lo so o forse si....