BATTITI DI CUORE

uguali o contrari?


Uguali o contrari, questo è l’eterno dilemma del sentimento amoroso: Ma non c’è una regola che vale per tutti e in ogni fase della vita, in quanto sono convinta che a dettare legge in questo campo è l’inconscio.E’ più giusto credere che gli opposti si attraggono o è più giusto il detto: “chi si somiglia si piglia”? L’amore, si sa, non obbedisce né alle leggi della fisica né alle teorie della filosofia. Perciò è inutile arrovellarsi nel dilemma: i corpi (umani) seguono un moto uguale e contrario allo stesso tempo. A fare la differenza sono casomai le fasi della vita, che spingono in una direzione piuttosto che nell’altra. Durante l’adolescenza e la gioventù si tende a preferire l’opposto: per rompere gli schemi, provare nuove sensazioni e superare i propri limiti. Con l’arrivo della maturità, invece, si ricerca il simile per costruire una relazione stabile basata sugli stessi valori e su una comunicazione paritaria.Gli specialisti nelle dinamiche di coppia, dicono che nella dinamica dei sentimenti, si può affermare che a ogni essere (uomo o donna) ne corrisponde uno simile o uno differente. Che la scelta dipende dalle pulsioni interiori dove prevalgono, appunto in base alle diverse fasi dell’evoluzione personale, il desiderio di ribellione o le esigenze di stabilità. Così capita che si possa avvertire il bisogno di rafforzare la propria personalità, circondandosi di persone simili, con le quali instaurare un rapporto basato sulla comprensione reciproca, oppure si può attraversare una fase in cui c’è bisogno di rimettere in discussione i proprio valori, di superare i propri limiti.In parole povere, nelle scelte affettive mettiamo a nudo la nostra parte più intima più vulnerabile e ci incamminiamo nella direzione suggeritaci dall’inconscio. È lui, a volte sottovoce, altre volte in maniera dirompente, a suggerirci se abbiamo bisogno di conferme o se siamo pronte a travolgere i nostri schemi.Spesso capita di sentirsi divisi in due parti perché attratti da un simile e da un contrario allo stesso tempo e, ci si lascia prendere dalla paura di non riconoscerci più. Niente paura, consoliamoci pensando che l’amore si nutre di armonia ma arde con i contrasti (lo dicono gli esperti). Infatti in filosofia, per la teoria della polarità, due elementi contrapposti instaurano un rapporto di reciproca dipendenza, in questo modo i due poli trovano l’uno nell’altro la loro ragione d’essere. Ecco perche un partner con caratteristiche anche molto diverse dalle nostre riesce a esercitare un fascino irresistibile e può condurre all’esplorazione e presa di contatto con aspetti di se ancora poco noti.Uno studio fatto da psicologi di un college londinese, ha elaborato il cosiddetto quoziente di compatibilità, capace di misurare la salute di un rapporto affettivo. La sua indagine, condotta su un campione di 2.300 persone, ha rivelato che il più alto quoziente di compatibilità è stato raggiunto dalle coppie che presentavano caratteristiche fisiche e psicologiche comuni, quindi avere gusti simili, interessi, ideali e valori comuni sono la base da cui partire nell’impegnativa opera di costruzione e mantenimento di una relazione stabile e soddisfacente.A questo punto, la scelta fatta relativamente al partner della vita, stando allo studio fatto sulla compatibilità, è perché siamo portati a orientarci verso persone che percepiamo come familiari, con caratteristiche simili alle figure della nostra famiglia o della nostra infanzia, quasi a consentire nell’unione la trasmissione delle caratteristiche genetiche del proprio gruppo di appartenenza. Non è forse vero che le persone che percepiamo come familiari ci risultano più gradevoli e, anche quando non ne abbiamo ancora una conoscenza profonda le viviamo come maggiormente simili a noi e quindi più prevedibili e rassicuranti.