Creato da limpide_acque il 15/01/2009

BATTITI DI CUORE

IL MIO ANGOLO DI EMOZIONI....TUTTI I COLORI DELLA VITA....

 

 

Amare

Post n°19 pubblicato il 26 Aprile 2013 da limpide_acque

Quando si conosce l'amore questo si insinua da per tutto e quando inizia non ha fine. L'amore nasce per esistere in eterno, non importa se poi ci si lascia, perché l'amore che abbiamo vissuto è ormai scritto nei rispettivi cuori, e dal cuore non si può cancellare nulla. Con l'amore si scrive una storia importante, piena di vita, con tutti i suoi pro e i suoi contro e sono proprio questi che contribuiscono a formare quell'amore unico e speciale che solo con lui/lei si poteva provare. Questo amore rimane sempre vivo, qui, là, lì, ovunque, si può andare anche sulla luna, ma l’amore rimarrà sempre dentro di noi, pronto a ricordarci quanto è bello amare. Non c'è un confine per un amore così, ci sarà sempre anche se cerchiamo di dimenticarlo, esso uscirà fuori vigoroso come non mai per ricordarci che non bisogna mai dimenticare chi ci ha amato e che non dobbiamo mai smettere di amare,l'amore è vita ed è meraviglioso, l'amore è volare tra le nuvole liberi di amarsi, l'amore è anche bugia, è quella bugia detta a fin di bene per non ferire, pero l'amore alle volte ferisce, ma è cosi bello che rimargina le ferite facendoci amare ancora di più, l'amore è proprio bello. L'amore è fusione tra due corpi e quando questo accade non c'è sensazione più bella, perché il quel momento lui fai parte di lei e lei fa parte di lui. L'amore è tutto ciò di più bello che può capitarci nel corso della nostra vita: e sì, l'amore è tante e tante cose. L'amore è cosi positivo che si ha voglia di urlarlo al mondo intero. L'amore è un gioco,che diventa spesso il gioco più bello di tutta la nostra vita, oh si l'amore non possiamo dimenticarlo, e anche se lui/lei adesso è lontano/a non lo/a dimenticheremo mai, perché l'amore intenso che ci ha dato, ci ha cambiato, facendoci riscoprire il vero significato dell'amore, e quando lui/lei condividerà l'amore con qualcun'altro saremo felici, perché parte di quell'amore è stato generato dalla nostra unione. L'amore che c'è stato tra noi ci ha insegnato ad amare infinitamente,l'amore ci apre gli occhi e ci aiuta a vivere meglio. L’amore ci tiene compagnia quando si rimane soli, e sarà proprio l'amore che ci sosterrà e non ci farà cadere pensandolo/a ormai lontano/a tra le braccia di un nuovo amore. L'amore è anche sconforto,ma se pensiamo al nostro amore, lo sconforto diventa un dolce pensiero. 

Per me oggi l'amore ha un nome che non dimenticherò mai. A te dico grazie per ciò che mi hai dato e per tutto.

 

 
 
 

I sogni nel cassetto

Post n°18 pubblicato il 23 Aprile 2013 da limpide_acque

Di solito i sogni li mettiamo nel cassetto, fra i vestiti da portare tutti i giorni, oppure nell'ultimo cassetto, chiuso a chiave e poi dimenticato. Molte volte mi sono chiesta se cerchiamo di raggiungere un sogno, oppure ne abbiamo paura? Quale è il motivo per il quale lo teniamo nel cassetto? Forse per il fatto che raggiungerlo sarebbe come arrivare ad uno scopo. Solo che poi questo scopo magari ci rende vulnerabili, nel senso che ci dà un limite ai desideri e quindi ci si colloca in un ruolo di aspettative. Però se così fosse, chiudiamo i sogni per non viverli a fondo? Oppure è come scalare una montagna, per esempio, che, nel momento si è giunti in cima si è entusiasti del panorama, ma poi si pensa già alla discesa, la quale molte volte richiede di trovare un sentiero meno ripido, in modo che non si scivoli in basso senza rendersi conto che si è appena conquistata la vetta. E allora penso che un sogno quando viene raggiunto non fa altro che ispirare un altro sogno ancora, in modo che la mente abbia sempre una vetta da raggiungere. In quel caso non importa il tempo che occorre per arrivare in cima, ma sapere ammirare il panorama, scegliere il sentiero giusto, fermarsi ad un bivio e ponderare bene la scelta di un percorso piuttosto che un altro. Quindi è giusto che i sogni li lasciamo volutamente nel cassetto, poichè raggiungerli significherebbe perderli, ormai conquistati, per cui meno affascinanti per la scoperta della volontà che bisogna avere nel raggiungerli.
Anch'io ho un sogno nel cassetto, lo tengo lì finchè la vetta della montagna non mi apparirà limpida, perché voglio un panorama da contemplare e un orizzonte infinito dove poter aprire il mio cassetto e far uscire il mio sogno verso la libertà. 

 
 
 

uguali o contrari?

Post n°17 pubblicato il 08 Aprile 2013 da limpide_acque

Uguali o contrari, questo è l’eterno dilemma del sentimento amoroso: Ma non c’è una regola che vale per tutti e in ogni fase della vita, in quanto sono convinta che a dettare legge in questo campo è l’inconscio.E’ più giusto credere che gli opposti si attraggono o è più giusto il detto: “chi si somiglia si piglia”? L’amore, si sa, non obbedisce né alle leggi della fisica né alle teorie della filosofia. Perciò è inutile arrovellarsi nel dilemma: i corpi (umani) seguono un moto uguale e contrario allo stesso tempo. A fare la differenza sono casomai le fasi della vita, che spingono in una direzione piuttosto che nell’altra. Durante l’adolescenza e la gioventù si tende a preferire l’opposto: per rompere gli schemi, provare nuove sensazioni e superare i propri limiti. Con l’arrivo della maturità, invece, si ricerca il simile per costruire una relazione stabile basata sugli stessi valori e su una comunicazione paritaria.Gli specialisti nelle dinamiche di coppia, dicono che nella dinamica dei sentimenti, si può affermare che a ogni essere (uomo o donna) ne corrisponde uno simile o uno differente. Che la scelta dipende dalle pulsioni interiori dove prevalgono, appunto in base alle diverse fasi dell’evoluzione personale, il desiderio di ribellione o le esigenze di stabilità. Così capita che si possa avvertire il bisogno di rafforzare la propria personalità, circondandosi di persone simili, con le quali instaurare un rapporto basato sulla comprensione reciproca, oppure si può attraversare una fase in cui c’è bisogno di rimettere in discussione i proprio valori, di superare i propri limiti.In parole povere, nelle scelte affettive mettiamo a nudo la nostra parte più intima più vulnerabile e ci incamminiamo nella direzione suggeritaci dall’inconscio. È lui, a volte sottovoce, altre volte in maniera dirompente, a suggerirci se abbiamo bisogno di conferme o se siamo pronte a travolgere i nostri schemi.Spesso capita di sentirsi divisi in due parti perché attratti da un simile e da un contrario allo stesso tempo e, ci si lascia prendere dalla paura di non riconoscerci più. Niente paura, consoliamoci pensando che l’amore si nutre di armonia ma arde con i contrasti (lo dicono gli esperti). Infatti in filosofia, per la teoria della polarità, due elementi contrapposti instaurano un rapporto di reciproca dipendenza, in questo modo i due poli trovano l’uno nell’altro la loro ragione d’essere. Ecco perche un partner con caratteristiche anche molto diverse dalle nostre riesce a esercitare un fascino irresistibile e può condurre all’esplorazione e presa di contatto con aspetti di se ancora poco noti.Uno studio fatto da psicologi di un college londinese, ha elaborato il cosiddetto quoziente di compatibilità, capace di misurare la salute di un rapporto affettivo. La sua indagine, condotta su un campione di 2.300 persone, ha rivelato che il più alto quoziente di compatibilità è stato raggiunto dalle coppie che presentavano caratteristiche fisiche e psicologiche comuni, quindi avere gusti simili, interessi, ideali e valori comuni sono la base da cui partire nell’impegnativa opera di costruzione e mantenimento di una relazione stabile e soddisfacente.A questo punto, la scelta fatta relativamente al partner della vita, stando allo studio fatto sulla compatibilità, è perché siamo portati a orientarci verso persone che percepiamo come familiari, con caratteristiche simili alle figure della nostra famiglia o della nostra infanzia, quasi a consentire nell’unione la trasmissione delle caratteristiche genetiche del proprio gruppo di appartenenza. Non è forse vero che le persone che percepiamo come familiari ci risultano più gradevoli e, anche quando non ne abbiamo ancora una conoscenza profonda le viviamo come maggiormente simili a noi e quindi più prevedibili e rassicuranti.

 
 
 

SOLO AMICI

Post n°16 pubblicato il 02 Aprile 2013 da limpide_acque

Ci si domanda spesso se può esistere tra un uomo e una donna un rapporto di affetto, fiducia e stima che faccia a meno della seduzione.

E’ possibile avere un rapporto speciale, affettuoso, sincero con qualcuno dell’altro sesso, senza degenerazioni romantiche o passionali? Insomma, “avere te, una donna, per amico”, come cantava Lucio Battisti? Un sentimento così può nascere?

Le più ciniche direbbero: “Magari con un ex”, perché la questione sentimentale è già risolta, accantonata. E poiché il coinvolgimento amoroso c’è già stato, non si pone il problema del “perché non ci prova? forse non mi trova attraente? che cos’ho che non va?”. E’ vero, spesso il nascere di un rapporto intimo ma casto può pungere l’autostima. Di lui, che si sente meno macho, di lei, che non si sente desiderata. Quindi in questa situazione, per fare funzionare un’amicizia tra maschio e femmina, andrebbe forse messo da parte l’aspetto della seduzione, ovvero non pretendere che venga confermato il nostro valore seduttivo, semplicemente frequentarsi accettando altro: confidenze, racconti sulle altrui conquiste, scambi di idee e simpatia, proprio come si farebbe con una persona dello stesso sesso, con il valore aggiunto di un’altra prospettiva.

Poi c’è anche un fatto generazionale: più le relazioni sono green, più sembrano farsi “liquide”. A scuola, all’università, nei primi anni di lavoro in una città nuova, si fanno molti incontri e si mettono le basi di una nuova vita, alla ricerca di punti di riferimento che facciano sentire meno isolati. E capita che si resti a dormire dall’amico/a di turno senza alcuna malizia.

Oppure, a facilitare un’amicizia pura può essere un conclamato divario generazionale: due persone distanti per età, possono trovarsi in sintonia per questioni di gusti o interessi, creando legami di profondo affetto che non sconfinano in altro.

Se si mantengono questi parametri, l’amicizia tra un uomo e una donna è davvero un arricchimento.

Ma è possibile?

Credo che un sentimento così non è impossibile, basta volerlo fortemente. Infatti, l’amicizia tra uomo e donna può durare a lungo ed è un’esperienza affascinante, con effetti positivi sia sulla persona che la vive, sia sul rapporto di coppia, poiché aiuta la donna o l’uomo a confrontarsi con l’altro sesso e a capirlo meglio, senza implicazioni emotive e con maggiore sincerità. Però, bisogna stare all’erta sulla tentazione di sconfinamento, che può lasciare l’amaro in bocca. E’ come camminare su un terreno scivoloso: se ti distrai, puoi cadere, ed è un’esperienza che i più estroversi affrontano spesso. Non che gli introversi non cadono mai, però, in genere, quando decidono di lasciarsi andare o di cedere a un istinto, è perché ne hanno già valutato le conseguenze.

Quindi la difficoltà nello stabilire e mantenere un rapporto amicale non deve farci rassegnare nel tentare di averne uno con una persona dell’altro sesso. L’essere umano deve ambire a evolversi spiritualmente. E la capacità per un uomo o una donna di stabilire rapporti amicali con l’altro sesso è sempre un buon indicatore per valutare la personalità o semplicemente la propria e altrui maturità psicologica e affettiva.


 
 
 

uomini e donne

Post n°15 pubblicato il 26 Marzo 2013 da limpide_acque

Sono andata alla presentazione di un romanzo dentro una bella libreria caffè, con le sedie per leggere e la birra per chiacchierare, la scrittrice, bella e brillante, teneva in mano un bicchiere di vino e diceva che ...“ comunque non voleva mai più un fidanzato. Lui l’aveva fatta molto soffrire”.
Ho sorriso a questa affermazione; è vero che noi donne siamo diventate più brave, più forti, più indipendenti, però poi finiamo lo stesso a versare lacrime perché gli uomini ci fanno soffrire perchè questo è il gioco della vita, anche se fa male.

I ruoli stanno cambiando, noi donne abbiamo fatto passi importantissimi e definitivi, e loro, gli uomini nel frattempo? Secondo autorevoli psicologi, gli uomini non hanno saputo tenere il passo. Mi sono così ricordata il libro “La fine degli uomini” che racconta un mondo dove gli uomini sono fatti di carta, e si strappano davanti alle difficoltà, alla crisi economica, al cambiamento dei punti di riferimento, mentre le donne, da millenni abituate ad adattarsi, filano via spedite e sanno reinventarsi.

Siamo da sempre moglie, amante, madre, lavoratrice, amica, sorella, badante, infermiera che deve fare iniezioni quotidiane di autostima. Però sappiamo anche che «Senza uomini non è divertente», anche se sono  comici e spaventati guerrieri che hanno scoperto che la guerra la sappiamo fare benissimo anche noi, quindi forse dovremmo creare nuove regole per i nuovi uomini, con l’amore da parte delle nuove donne. Quindi per andare d’accordo, per non spaventarli ancora di più, per convincerli che in fondo decidono ancora molte cose (in questo abbiamo molto talento, fin da quando vivevamo nelle caverne e li mandavamo a caccia a piedi scalzi) e che il futuro insieme sarà bellissimo.

 
 
 

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