Non avevo voglia di diventare un romanziere professionista.Ma nel maggio 2009, mi sono svegliato da un sognoe avevo in testa una storia che non sarebbe andata via. Mi ha consumato. L'ho scritto,ho fatto leggere ad alcune personee mi hanno esortato a pubblicare. Quindi oltre ad avere un altro lavoromolte volte proprio per scansare le sensazioni negative,quando torno nei miei loguli scuri,mi racconto. Posso capire il giudizio di chi mi leggemagari si tratta di insegnanti,oppure scrittori,poeti. Essere oppure non esseredavvero è un problemaper i tanti "capiscioni"? Un giornalista pubblicitariosarebbe?