Creato da ilcorrierediroma il 16/10/2012

Emozioni Vitali

Libero di Me

 

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Post n°811 pubblicato il 29 Novembre 2020 da ilcorrierediroma
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ho iniziato a farmi vedere di più, volermi di più, sentire di più.

Volevo essere la tua poesia, il tuo paragrafo ...

qualsiasi cosa che ti facesse provare per me ciò che sentivo

- o credevo di provare - per te.

Ho sofferto di più, in quel modo. Perché non c'è limite,

in questa storia di voler essere reticenti.

 

Per semplificare e semplificare,

il fatto è che ho trasformato e ingrandito il tutto,

facendomi soffrire ancora di più. Solo io.

Dopotutto, sono sempre stato l'unico colpito da questo.

 

Ma oggi, finalmente riconosco

che non posso accontentarmi di essere una frase,

per la quale ero un intero paragrafo.

E peggio: non posso voler cambiare

il pensiero, il sentimento,

la volontà e la vita di nessuno,

poiché so più di chiunque altro

che questo genere di cose non è possibile.

 

Non è finita. Quindi vengo a ricompormi,

scrivendovi e portandoti versetto per verso da qui.

Non è un lavoro facile, da quando l'ho inventato

era molto da sentire, desiderare e credere.

 

È tutta colpa mia ma sai chi ha disegnato

la prima P dentro di me. Destra?

Passione che oggi è solo un nome.

A proposito, non dispiacerti,

non provare rimorso o alcun tipo

di strana sensazione quando leggi questo

- se lo leggi - ok? Ti ho già ridotto la parola.

 

Quella. Ora sei solo una parola.

Un sostantivo femminile,

di volta in volta pronome personale del caso dritto e mai,

in nessuna circostanza, possessivo.

Parola senza rima, suonata,

tra tante altre e una maggioranza

che già percepisco nuovamente.

Cioè, non c'è più poesia in me, per te..©♕

 

 

 

 

 

 

 

 

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CHIUSO...♕

 
 
 

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