Sono poesia senza saperlo
poeta, dice che lo sono,
ma non oso nemmeno essere
perché sento solo [il discorso]
per non conoscerlo
comunque,
umano sono così tanto
per cercarlo
e
scriverlo coraggiosamente
[anche senza sapere come
definirlo]
Poesia? Cosa sarebbe?
Sono solo un'anima fuggitiva
che si
allevia nelle lettere
[e si nasconde a lungo]
Nessun individuo potrà essere sottoposto a interferenze arbitrarie nella sua vita privata,
nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore
e della sua reputazione.
Ogni individuo ha diritto a essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.
(Dichiarazione dei diritti dell'uomo. art.12)
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Nei battiti un flusso infinito,
avido e urgente
tessitura
desideri nascosti
tra contrazioni muscolari e baci muti
Piacere persuasivo con labbra gonfie
E nel silenzio si placano un gemito
soffocante e
desideri smisurati
Se ti guardo, tremo canna
per il passaggio del vento.
Colpisci con forza
e pieghi tutte le mie forze.
Il desiderio per te trionfa
mentre mi rapisci gli occhi
il sangue brucia nelle mie vene
nei veli dorati della notte
Le carezze sono come onde sulla pelle
baci come gocce di ardore
piovono sul corpo
Tu meraviglioso demone
accendi le mie membra
e nel tuo inferno
mi trascini in turbini di
intensa passione.
Stringimi forte.. finché non soffoco...
Baciami per consumare il respiro..
Amami per essere esausto..
Sorridimi...
guardami... mi
sta facendo impazzire..
e le tue mani su di me fanno il resto.
Voglio vivere tutto questo..
questa passione
questa sensazione che non so come chiamare..
a volte mi fa ridere..
e a volte mi spezza il cuore.
E non dire mai di no.. ma ora non ho paura..
Come un canto di sirene
la mia pelle ti chiama La sensazione ?
Carezza, carezza
ogni centimetro quadrato,
ogni maniglia...
ripercorrimi ..
Mappe traccia invisibile
attira sentieri tortuosi
sentieri segnalati ripidi e pericolosi
pieno di emozioni.
Le tue mani su di me.
Non fermarti ...
non ancora ..
Messaggi del 23/02/2022
Post n°1637 pubblicato il 23 Febbraio 2022 da ilcorrierediroma
Raccontava.. Un giorno mi scriverò, lascerò volare ogni foglia al vento piena di parole, quelle che ancora risuonano negli angoli. Quelli che non ho mai urlato Un giorno urlerò quelle parole, quelle che sono morte tra sogni infranti, cristalli sparsi in una stanza vuota. E suonerà come un blues. E mentre l'inchiostro si asciuga nel palmo delle tue mani, pioverò dentro finché l'ultimo dei miei urli risuonerà e abbatterà i muri.
Griderò quella canzone, perché me lo chiedi, anche se mi spezza la carne e mi riempie di cicatrici. E ricucirò ogni ciuffo con polvere di lacrime. L'ultima aria si sentirà fluttuare dietro lo specchio come un sussurro che mi ricorda, mentre sanguino nelle lettere. E quando suonerà sarò la tua musica.
Quel giorno fino all'ultima nota parlerà per me. E sarò pronto, a lasciarti indietro, sul ciglio della mia strada. E ogni urlo spezzerà tutti i silenzi in cui mi hai rinchiuso. Urlerò finché non strapperò il mio vuoto e mi farò di nuovo agitare. Ruggirò come un mare in tempesta, finché non troverò la mia calma, mentre smette di piovere. E di nuovo lo sarò.
Sarò l'ondeggiare di un mare che batte contro lo scoglio impassibile, schizzandolo con la sua schiuma come fosse una carezza. Ballando sul sale e sul vento Quel giorno potrebbe non essere oggi. Ma è lì, vicinissimo, perché sento il sibilo del vento sussurrare dietro la porta.
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Post n°1636 pubblicato il 23 Febbraio 2022 da ilcorrierediroma
La stanza è al buio, con le luci a metano tipiche dei locali notturni in cui ondeggiano centinaia di anime mosse da note pizzicate dal più profondo. Non è un locale molto grande, e non è affollato, conserva il fascino di altri tempi, della musica dal vivo, strappata a una gola che raschia le note, e di un jazz che accarezza la tromba. Le piace immergersi di tanto in tanto in essa, nel suo fumo e nella sua ombra, lasciandosi trasportare dalla carezza di un blues antico..
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