Lingua Italiana

Gli studenti scrivono (I)


Ecco il racconto breve di uno dei miei studenti di Italiano III, basato sull'inizio de "Il visconte dimezzato". IL VISCONTE DI TERRALBA  C’era una guerra contro i turchi. Il visconte Medardo di Terralba, mio zio, cavalcava per la pianura di Boemia diretto all’accampamento dei cristiani. Lo seguiva uno scudiero a nome Curzio.  Le cicogne volavano basse, in bianchi stormi, traversando l’aria opaca e ferma.  - Perché tante cicogne?  Nessuno lo sapeva, soltanto le guardavano in silenzio.  La pianura era immensa ed anche se era mezzogiorno, il luogo era sprofondato nella nebbia, faceva molto freddo e l’ambiente era triste e noioso, come è sempre nelle guerre.  Il visconte era un uomo silenzioso, discreto, non pronunziava nessuna parola, soltanto cavalcava e pensaba alla guerra. Eppure, Curzio, lo scudiero, era un giovane allegro e chiacchierone, ma parlava solo perché il visconte non ascoltava niente. Cavalcavano tutto il giorno e non incontravano i cristiani. Questo preoccupava i due uomini perché non sapevano cosa fosse potuta succedere nell’accampamento.  La notte era caduta ed il visconte si addormentava sul suo cavallo, sognava colla vittoria ed aveva creduto che le cicogne fossero angeli i quali venivano a celebrare il suo trionfo.  AUTORE: Eduardo Melo González (Ingegneria Agronomica), Italiano III