Ah, che meraviglia il we al mare! Ti rigenera proprio, ti mette nelle migliori condizioni per affrontare una nuova settimana, partendo con il piede giusto!........ tutto questo vale se parliamo di un we normale, uno di quelli in cui ti rilassi in spiaggia e non fai altro, non uno che si conclude come il mio di ieri... ma, naturalmente, passo a raccontarvi!Non so se ve l'ho già detto quelle dieci/quindicimila volte, ma io nel traffico impazzisco, se sto in colonna mi parte l'embolo, non connetto più, non sono in grado di controllarmi... abito nella città giusta, direte voi!!
A causa di questo mio piccolissimo limite, sono abituata ad andare via presto dal mare, la domenica, nel primo pomeriggio, in modo da fare traffico, sì, perché sarebbe impossibile evitarlo (purtroppo), ma da limitare i danni e non metterci quattro ore per tornare a casa. Per cui ieri salgo dal mare presto, mi sbrigo e, ancora in costume, sudata, con i capelli che non ve lo dico nemmeno, parto insieme ad alcuni amici per tornare a Roma; passiamo per stradine secondarie, per evitare la colonna che si forma praticamente da subito, ma, dopo pochi chilometri, prendiamo in pieno una pozza d'acqua che, ahimè, celava una voragine modello fossa delle Marianne......... ecco, istantaneamente ci troviamo con una gomma (squarciata) a terra... in mezzo al niente, in una stradina di campagna, con le macchine che ci sfrecciano da tutte le parti, che a stare lì fuori abbiamo rischiato la vita non si sa quante volte....Cosa facciamo, cosa non facciamo.. ma sì, figuriamoci, a cambiare una gomma sono capaci tutti, per cui prendiamo gli strumenti in dotazione, degli oggetti dei quali ancora adesso non capisco il possibile utilizzo (che, se non lo avessi capito solo io, tutto sommato, chissenefrega, ma non lo capiva nessuno....), tra i quali riusciamo finalmente a selezionare un simil cric, da usare per sollevare la macchina, e un nonsoché necessario a svitare i bulloni della ruota... peccato però che i bulloni non si vedevano, perché coperti da un coso (una borchia, un copriruota.. ne ignoro la corretta denominazione) che non si riusciva a togliere neppure pregandolo in ginocchio!! E pensate che "qualcuno" ha anche provato ad estrarlo con la lima per le unghie, senza successo, stranamente.. ma naturalmente manterrò l'assoluto riserbo su chi è stato!!!
E tutto questo accadeva mentre all'orizzonte si stagliavano nuvole nere che più nere non si può (perché si sa che potrebbe sempre andare peggio: potrebbe piovere!!
) e il traffico aumentava in maniera direttamente proporzionale al passare dei minuti...Ad un certo punto è sbucato fuori un tipo, che evidentemente ci aveva notato da casa e si è mosso a compassione (o forse ci aveva visti alle prese con la lima per unghie...), venendoci a chiedere se fosse tutto a posto, ci ha aiutato, dandoci indicazioni su come fare, ci ha prestato un cacciavite per togliere quel coso che non ci permetteva di svitare i bulloni, insomma è stato veramente gentile! Noi l'abbiamo ringraziato in tutte le lingue perché, davvero, non è facile trovare persone che, spontaneamente, aiutino qualcuno in difficoltà ed in maniera totalmente disinteressata. Lui ha minimizzato e ha risposto che stavolta è successo a noi, la prossima potrebbe capitare a lui e si augura che ci sarà qualcuno che lo aiuterà, quando toccherà a lui: discorso che non fa una piega e che dovremmo ricordarci tutti, perché non siamo isole, come diceva qualcuno, ma siamo parte di un tutto e dovremmo aiutarci a vicenda!Una volta montato il ruotino siamo finalmente ripartiti, ma eravamo ormai a cavallo dell'ora peggiore di rientro e, come se non bastasse, si era scatenato un nubifragio che aveva fatto scappare tutti dalle spiagge, facendoli ripartire in fretta e furia, tanto che ieri sera l'hanno detto persino al TG che le strade del rientro intorno a Roma erano tutte completamente bloccate: che fortuna, eh???Comunque, andando pianissimo per via del ruotino (ma tanto non avremmo certo potuto correre!!), procedendo faticosamente in colonna, cercando di fare strade alternative per non rimanere in fila fino a notte fonda, e così via, sono riuscita a tornare a casa, in condizioni pessime, desiderando una doccia come niente altro al mondo, leggermente di cattivo umore.. e mentre rientravo ho visto un cartellone pubblicitario (di non ricordo cosa), con una frase che mi ha davvero colpito: "When was the last time you did something for the first time?", quando è stata l'ultima volta che hai fatto qualcosa per la prima volta? Beh, vi giuro, mi è piaciuta un sacco ed è riuscita a farmi venire il sorriso perché, effettivamente, anche un'esperienza così ci vuole, nella vita, e dovremmo sempre cercare di fare qualcosa per la prima volta, per avere sempre quella meraviglia, quello stupore, quella voglia di fare che spesso ci dimentichiamo!Oh, comunque ve lo dico: se avessi bucato da sola, sarei ancora in quella stradina in mezzo al niente a tentare di togliere la borchia con la lima per le unghie, eh!!!