Lisa

… ho ancora la forza di chiedere anche scusa o di fare la partita giocando fuori casa…


Della noia mortale di questo post dovete ringraziare l'amica Gi, che mi ha sollecitato a scrivere più spesso per raccontarvi qualcosa, che non è obbligatorio fare post superlativi, mi ha detto… le ho risposto che i post superlativi non li ho mai fatti in tutta la mia vita, figuriamoci se posso pensare di cominciare adesso!!
Comunque vi racconto che, vista la distanza incalcolabile che separa casa mia dalla meravigliosa sedemortenera, sto ponderando…Nella casa che ho trovato dopo un numero esagerato proprio impossibile di visite ad appartamenti di tutti i tipi che ricorderete benissimo, alla fine sto bene, per diversi motivi: tralasciamo il bambino del piano terra che a volte decide di giocare a pallone nel cortile (e voi sapete quanto io ADORI i bambini che giocano a pallone, soprattutto negli spazi in cui è espressamente vietato!!) e la madre che mi si rivolta contro come se mi volesse azzannare alla giugulare quando chiedo gentilmente che non lo faccia, minacciando di denunciarmi perché rivolgo la parola a suo figlio (giuro!), o la signora sotto di me che è appena un pelo logorroica e pretende di raccontarmi la sua vita ogni volta che la incontro per le scale (per fortuna i nostri orari non coincidono un granché), incurante del fatto che io abbia la faccia di una che è fuori casa da più di dodici ore o che sia carica di borse e buste, o il ragazzo che fuma per le scale, che uscire alle 6.40 della mattina, con i polmoni belli puliti e trovarsi immersa in una cortina di fumo di sigaretta è quanto di più piacevole esista al mondo (nel caso ve lo steste chiedendo: sì, lui esce dieci minuti prima di me, ma è un turnista e a pranzo finisce di lavorare!!), dicevo sorvolando su questi trascurabili inconvenienti, in questa casa sto bene, perché è abbastanza tranquilla e, per gli standard di Roma, non è facile.In ogni caso, sto ponderando di cercarmi un'altra casa in affitto nella zona esattamente opposta a quella dove abito (e dove ho sempre abitato), più vicina alla sedemortenera, perché temo di non poter sopravvivere a lungo con questi ritmi! Chi non è di Roma sicuramente non coglie la portata epocale dell'evento, ma vi informo che spostarsi da una parte all'altra della città è un po' come cambiare città, quindi un bel colpo (all'anima)!! In più aggiungete che la durata del mio impegno presso la sedemortenera è avvolta nel mistero più totale, nel senso che non si sa quanto lavorerò ancora qui, potrebbe essere per sempre, come per qualche mese (come è sempre stato da quando ho cominciato a lavorare qui), ed è vero che la società che mi vende mi ha fatto un contratto a tutele crescenti, ma sappiamo benissimo che mandare via un lavoratore quando non si ha un cliente presso il quale allocarlo è semplicissimo, per cui mi potrei ritrovare senza lavoro e con una casa in una parte della città che non mi piace per niente (il fatto che se perdessi il lavoro non avrei i soldi per pagare l'affitto, al momento, non lo considero, perché non li avrei neppure nel caso restassi nella casa attuale)…Tutto questo per dire: voi cosa fareste? Ci pensereste a cambiare casa (con lo stress infinito e i costi di un trasloco...) o restereste lontano dagli occhi lontano dal cuore dalla sedemortenera, accelerando precipitosamente l'invecchiamento cellulare?