Il governo risponde?

Post n°8 pubblicato il 27 Giugno 2008 da anonima_1946

Sarebbe troppo sperare in una risposta alla lettera aperta ai Ministri Gelmini e Brunetta in merito alle vacanze abusive perpretate da anni dal personale docente? Si sta blaterando tanto sulla serietà e il rigore che ci vuole per rimettere in sesto la spesa pubblica. Forse gli stipendi degli insegnanti non fanno parte della spesa pubblica? E da chi sono pagati per stare in vacanza tre mesi anzicchè 36 gg- come da contratto?
Spero di ricevere una" democratica" risposta visto che il problema è particolarmente sentito da migliaia di famiglie italiane che lavorano e  che dalla metà di giugno vedono i propri figli" scaricati" da una scuola che non vede l'ora di chiudere i battenti!
Si sta lavorando sul serio o si fa solo demagogia controllando qua e là qualche cartellino timbrato abusivamente.  E che non timbra il cartellino può continuare tranquillamente a fare il proprio comodo?
Sarebbe interessante sapere le misure che il governo intende prendere in proposito.
Grazie.-
                         

 
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correzione ai ritocchi

Post n°7 pubblicato il 23 Giugno 2008 da anonima_1946

ritocchi agli stipendi ? controllate prima il servizio !


Ci auguriamo che i ritocchi proposti dal Ministro Gelmini sugli stipendi del personale docente siano condizionati dalla qualità e quantità del servizio prestato da questi dipendenti statali che, da sempre, godono di particolari privilegi.
Se il Ministro autorizzasse un controllo a tappeto nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, dal 1 luglio, constaterebbe a fronte di regolari richieste dei nostri insegnanti regolarmente formalizzate e sottoscritte su appositi moduli nei quali si comunica il periodo prescelto per usufruire di 32 gg. + 4 di ferie come previsto dal C.C. di lavoro , la totale assenza di tutto il personale docente.
Questa consuetudine, grazie alla compiacente complicità dei dirigenti scolastici permette ai nostri stressatissimi insegnanti di rilassarsi tranquillamente per più di 90 giorni in amene località di vacanza a scapito degli utenti ,come il sottoscritto, che dall'8 giugno, giorno di chiusura delle attività didattiche deve sobbarcarsi l'onere e lo stress di sistemare adeguatamente tre figli in età scolare in attesa del proprio periodo di ferie, che come quasi tutti i comuni mortali, non è certamente di 90 giorni.
Perchè i docenti non vengono utilizzati, a chiusura delle attività didattiche per attività extracurriculari complementari alla formazione degli alunni previste dai fantomatici Pon che durante l'anno scolastico restano sulla carta? Perchè è così difficile mettere fine a questa macroscopica evasione della legalità, erogare stipendi a migliaia di dipendenti in vacanza? Il Ministro Brunetta che sta svolgendo un ottimo lavoro per ristabilire il rispetto delle leggi negli ambiti lavorativi non potrebbe cominciare da quì? Si darebbe un aiuto concreto a migliaia di famiglie che da sempre in questo periodo si trovano in difficoltà senza dover varare nuove leggi nè affrontare capitoli di spesa imprevisti: semplicemente ristabilendo il rispetto delle normative già in vigore dando prova che finalmente si fa sul serio!
Ringrazio per l'attenzione.

Roberto Marchesini

 
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ritocchi agli stipendi ? controllate prima il servizio !

Post n°6 pubblicato il 23 Giugno 2008 da anonima_1946


Ci auguriamo che i ritocchi proposti dal Ministro Gelmini sugli stipendi del personale docente siano condizionati dalla qualità e quantità del servizio prestato da questi dipendenti statali che, da sempre, godono di particolari privilegi.
Se il Ministro autorizzasse un controllo a tappeto nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, dal 1 luglio, constaterebbe a fronte di regolari richieste dei nostri insegnanti regolarmente formalizzate e sottoscritte su appositi moduli nei quali si comunica il periodo prescelto per usufruire di 32 gg. + 4 di ferie come previsto dal C.C. di lavoro , la totale assenza di tutto il personale docente.
Questa consuetudine, grazie alla compiacente complicità dei dirigenti scolastici permette ai nostri stressatissimi insegnanti di rilassarsi tranquillamente per più di 90 giorni in amene località di vacanza a scapito degli utenti ,come il sottoscritto, che dall'8 giugno, giorno di chiusura delle attività didattiche deve sobbarcarsi l'onere e lo stress di sistemare adeguatamente tre figli in età scolare in attesa del proprio periodo di ferie, che come quasi tutti i comuni mortali, non è certamente di 90 giorni.
Perchè i docenti non vengono utilizzati, a chiusura delle attività didattiche per attività extracurriculari complementari alla formazione degli alunni previste dai fantomatici Pon che durante l'anno scolastico restano sulla carta? Perchè è così difficile mettere fine a questa macroscopica evasione della legalità, erogare stipendi a migliaia di dipendenti in vacanza? Il Ministro Brunetta che sta svolgendo un ottimo lavoro per ristabilire il rispetto delle leggi negli ambiti lavorativi non potrebbe cominciare da quì? Si darebbe un aiuto concreto a migliaia di famiglie che da sempre in questo periodo si trovano in difficoltà senza dover varare nuove leggi nè affrontare capitoli di spesa imprevisti: semplicemente ristabilendo il rispetto delle normative già in vigore dando prova che finalmente si fa sul serio!
Ringrazio per l'attenzione.

Roberto Marchesini


 
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Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 22 Giugno 2008 da anonima_1946

Ci auguriamo che il Ministro Gelmini prima di ritoccare gli stipendi degli insegnanti valuti opportunamente il servizio che i suddetti offrono agli utenti cioè ai genitori.

Dalla chiusura delle attività didattiche (8 giugno) gli alunni sono stati congedati dalle scuole di ogni ordine e grado e i docenti hanno cominciato le loro loro lunghe vacanze tranne i pochi impegnati nelle commissioni esaminatrici che comunque esauriranno il loro compito entro la fine del mese. Il Ministro Brunetta che con impegno si sta adoperando per ristabilire il rispetto delle leggi nel pubblico impiego dovrebbe predisporre un controllo a tappeto in tutte le scuole  italiane . Del personale docente che dovrebbe essere in servizio non ne troverebbe nemmeno l'ombra perchè è ormai consuetudine che che i 36 giorni di ferie previste dal C.C:di lavoro diventano automaticamente 90, 120 secondo la compiacenza del dirigente scolastico.

Nella scuola non ci sono cartellini da firmare, ma la legge è uguale per tutti o i privilegi di determinate categorie non si toccano? Si consideri che se tutto va bene tra vacanze natalizie, pasquali, chiusure per votazioni, disinfestazioni ed altro i nostri stressatissimi docenti lavorano 180 gg. l'anno senza calcolare le assenze per motivi di salute. Le ore settimanali  di attività didattica sono rispettivamente per la scuola elementare 24  e per le medie inferiori e superiori ben 18 ! Certo che con questo orario di servizio l'insegnamento diventa veramente "usurante" Non ci si venga a dire delle ore di programmazione, riunione o altro perchè queste restano sulla carta e comunque non aumenterebbero significativamente l'impegno orario di questa categoria di dipendenti statali che viene da tutti considerata vituperata e offesa.Vogliamo stendere un velo pietoso sui permessi sindacali per le famigerate riunioni organizzate dalle varie sigle sindacali per le quali non si richiede alcun certificato di partecipazione ma che durante l'anno interrompono frequentemente le attività didattiche già così....precarie! Possibile che per questa categoria di dipendenti statali l'unica possibilità di utilizzarli sia quella di ..... mandarli in vacanza! Vogliamo fare un confronto con le altre scuole europee e il servizio che offrono ai loro utenti prima di parlare di ritocchi di stipendi !

 

 

 
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la refezione scolastica

Post n°4 pubblicato il 20 Maggio 2008 da anonima_1946

Vorrei segnalare che il 3° Circolo Didattico di Casoria il giorno 15 maggio c.a. ha ultimato l'erogazione della refezione scolastica (gestita dai genitori) agli alunni della scuola primaria.  Si fa presente che tale servizio veniva effettuato il martedì ed il giovedì di ogni settimana per permettere il prolungamento pomeridiano delle attività didattiche, onde realizzare il raggiungimento del monte-ore di insegnamento previsto dalla normativa vigente su una settimana "corta", cioè su 5 giorni settimanali  escluso il sabato. Ci chiediamo come vengano recuperate le ore pomeridiane perse dal 15 maggio al 18 giugno. Si parla tanto di evasione scolastica, della necessità di incrementare la presenza della scuola come istituzione, come possibilità di aggregazione sul territorio per i bambini e i giovani che vivono un disagio sociale. Come risponde a tutto ciò la nostra scuola? Non vede l’ora di chiudere i battenti: i bambini fuori e i docenti in vacanza dalla metà di giugno fino a settembre in barba alle direttive del C.C. di lavoro che prevede per il personale docente 32gg. di ferie + 4 di festività soppresse.

 

 

 

                                             Nicoletta Sartori

 
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