lisondria

Preparàti alla guerra in difesa della pace


se vuoi la pace, prepara la guerra. l a sentenza, citata sotto varie forme da Vegezio a da altri scrittori, significa che per reggere uno stato occorre una politica energica e virile.orazio nella sua terza satira descrive che Quando sulla terra dei primordi strisciarono fuori gli "animali", gregge senza parola e bellezza, per ghiande e tane combattevano con le unghie e coi pugni, poi coi bastoni, e così di seguito con le armi che l'esperienza aveva fabbricato, finchè trovarono le parole ed i nomi, con cui individuare suoni e significati.Da qui in avanti, cominciarono a desistere dalla guerra e si diedero a fortificare i villaggi, a stabilire leggi che uno non fosse ladro o brigante o adultero.Anche prima di Elena infatti la fica fu la causa più spaventosa di guerre, ma di morte ignota perirono coloro che, alla maniera delle fiere, si prendevano una venere incerta: uno più forte di loro li uccideva. Che il diritto fu inventato per paura del sopruso, devi per forza ammetterlo, se ti va di svolgere a ritroso i tempi e il calendario del mondo.E non può essere la natura a separare l'ingiusto dal giusto, così come divide i beni dai loro contrari, ciò che è da fuggire da ciò che che va ricercato, nè il ragionamento potrà dimostrare che siano uguali, per quantità e qualità, la colpa di chi ha spezzato i cavoli ancora teneri nell'orto altrui e quelli di chi nottetempo, ha fatto man bassa dei sacri arredi degli dei.Ci sia una regola, che irroghi pene commisurate alle colpe....ma nell'applicazione della legge occorre equità. Cicerone scrive: eccesso di giustizia, eccesso d' ingiustizia.Quando l'applicazione delle leggi è eccessivamente severa, non si ha più un freno e un castigo salutare, ma un'ingiustizia che può giungere alla prepotenza o alla tirannia.... sotto un crudele imperotroppo mai no si tace.Un sogno, un ombra passa per fallo e si punisce;è incerta d'ogni amico la fè;le strade, i tempi, le messe istesse, i talami non sono dall'insidie sicuri;ovunque vassivi è ragion di tremar: parlano i sassi.