Intorno al Graal gravitano numerose tradizioni, storie, leggende. Nessuno sa esattamente dove sia nascosto, ma di solito si pensa che si trovi lontano, in qualche terra sconfinata. E se invece fosse sotto i nostri occhi? Sotto i nostri piedi? Secondo recenti ipotesi, il mitico Graal è custodito in una cripta segreta della Basilica di San Nicola. Già, proprio a Bari, nella mia città! E’ stato già annunciato il film, che si intitolerà Il mistero di San Nicola. Ecco come andarono le cose: nel 1087 alcuni mercanti portarono le spoglie di San Nicola dalla Turchia a Bari, e in loro onore venne costruita la Basilica. I mercanti erano in realtà cavalieri templari in missione segreta per conto di Papa Gregorio VII, che aveva sponsorizzato la ricerca del Graal, cosciente del potere del Calice, che fu portato insieme alle spoglie del santo. Il Papa fece di tutto per non divulgare il ritrovamento del prezioso oggetto, da lui considerato pagano. Si decise di nasconderlo proprio a Bari, utilizzando così il suo immenso potere per rendere favorevole la partenza dei cavalieri dal porto di questa città per la prima crociata, che avvenne sei anni dopo.
IL GRAAL CUSTODITO A SAN NICOLA?
Intorno al Graal gravitano numerose tradizioni, storie, leggende. Nessuno sa esattamente dove sia nascosto, ma di solito si pensa che si trovi lontano, in qualche terra sconfinata. E se invece fosse sotto i nostri occhi? Sotto i nostri piedi? Secondo recenti ipotesi, il mitico Graal è custodito in una cripta segreta della Basilica di San Nicola. Già, proprio a Bari, nella mia città! E’ stato già annunciato il film, che si intitolerà Il mistero di San Nicola. Ecco come andarono le cose: nel 1087 alcuni mercanti portarono le spoglie di San Nicola dalla Turchia a Bari, e in loro onore venne costruita la Basilica. I mercanti erano in realtà cavalieri templari in missione segreta per conto di Papa Gregorio VII, che aveva sponsorizzato la ricerca del Graal, cosciente del potere del Calice, che fu portato insieme alle spoglie del santo. Il Papa fece di tutto per non divulgare il ritrovamento del prezioso oggetto, da lui considerato pagano. Si decise di nasconderlo proprio a Bari, utilizzando così il suo immenso potere per rendere favorevole la partenza dei cavalieri dal porto di questa città per la prima crociata, che avvenne sei anni dopo.