A little Skeptic

DE FATO, Cicerone


Lo scetticismo nell'antica Roma
Marco Tullio Cicerone, spesso tanto odiato da noi studenti del liceo classico per la difficoltà delle versioni tratte dalle sue opere, può essere considerato uno dei primi scettici. Con alcuni dei suoi trattatati, il De Fato e il De Divinatione, cercava di portare un po' di razionalità nella antica Roma, ai tempi di Cesare, Pompeo e Marco Antonio.La sua critica nei confronti del fato è cauta. Non perchè egli manifesti dubbi riguardo all'esistenza di quest'ultimo, ma in quanto il fato era un concetto centrale del pensiero tradizionale romano, ancora più della divinazione. "Se dovessi dichiararmi d'accordo con Epicuro, e negare che ogni enunciato sia vero o falso, preferirei accettare questo colpo piuttosto che ammettere che tutto accade per opera del fato; infatti se la prima tesi è senz'altro discutibile, la seconda non è nemmeno tollerabile."Ma egli si sente in dovere di ridare agli uomini il senso di libertà e di responsabilità che la predestinazione e il fato tolgono. Come accade in ogni periodo dominato dal fatalismo, il pessimismo e l'inoperosità dilagavano, creando un clima non intellettualmente vivo. Cicerone mirava a restituire quella indipendenza rubata dal fato, dimostrando l'inconsistenza di superstizioni e dogmatismi.Giulyana