Epoca moderna
Olaus Rudbeck svela ai suoi "predecessori" Esiodo, Platone, Aristotele, Apollodoro, Tacito, Odisseo, Tolomeo, Plutarco e Orfeo la "verità" su Atlantide. Da Atland eller Manheim, 1679-89.Riscoperta dagli
umanisti nell'
era moderna, la storia di Platone ha ispirato le opere
utopiche di numerosi scrittori dal
Rinascimento in poi.
La nuova Atlantide di
Francesco Bacone del
1627 descrive una
società utopica, chiamata Bensalem, collocata al largo della costa occidentale americana. Un personaggio del libro sostiene che la popolazione proveniva da Atlantide, fornendo una storia simile a quella di Platone e collocando Atlantide in America. Non è chiaro se Bacone intendesse l'
America settentrionale o
quella meridionale.Lo scienziato svedese
Olaus Rudbeck (
1630 –
1702) scrisse nel
1679-
1702 Atlantica (Atland eller Manheim), un lungo trattato dove sostenne con patriottismo che la
Svezia era la perduta Atlantide, la culla della civiltà, e lo
svedese era la lingua di
Adamo da cui si sarebbero evoluti
latino ed
ebraico.The Chronology of the Ancient Kingdoms Amended (
1728, postumo) di
Isaac Newton studia una varietà di collegamenti mitologici con Atlantide.Alla metà e nel tardo
Ottocento numerosi rinomati studiosi
mesoamericani, a partire da
Charles-Etienne Brasseur de Bourbourg, tra i quali
Edward Herbert Thompson e
Augustus Le Plongeon proposero l'idea che Atlantide fosse in qualche maniera correlata alla civiltà
Maya e alla cultura
azteca. La pubblicazione nel
1882 di Atlantis: the Antediluvian World di
Ignatius L. Donnelly stimolò un notevole interesse popolare per Atlantide. Donnelly prese seriamente il resoconto di Platone su Atlantide e tentò di stabilire che tutte le
antiche civiltà conosciute discendessero da questa progredita cultura del
Neolitico.
Una mappa che mostra l'ipotetica estensione dell'impero di Atlantide; da Atlantis: the Antediluvian World di
Ignatius Donnelly,
1882 Ignatius L. DonnellyNel corso della fine dell'
Ottocento le idee sulla natura leggendaria di Atlantide si combinarono con storie di altre
terre perdute come
Mu e
Lemuria.
Helena Blavatsky scrisse nel suo libro
La dottrina segreta (
1888) che gli Atlantiani erano eroi culturali (contrariamente a Platone, che li descrive dediti principalmente alle cose militari), e che erano la quarta "Razza radicale" (Root Race), a cui successe la "
razza ariana".
Rudolf Steiner scrisse dell'evoluzione culturale di Mu o Atlantide. Il sensitivo americano
Edgar Cayce menzionò per la prima volta Atlantide nel
1923, ed in seguitò asserì che era collocata nei
Caraibi, proponendo che Atlantide fosse un'antica civiltà, altamente evoluta, ora sommersa, dotata di forze navali e aeree mosse da una misteriosa forma di cristallo di energia. Egli predisse inoltre che delle parti di Atlantide sarebbero riemerse nel 1968 o 1969. La
Bimini Road, una formazione rocciosa sommersa con pietre rettangolari appena al largo di
North Bimini Island, è stata descritta come una possibile prova di questa civiltà.Si è sostenuto che prima del tempo di
Eratostene (
250 a.C. circa), autori greci avessero collocato le
Colonne d'Ercole nello
Stretto di Sicilia, ma non ci sono prove di tale ipotesi. Secondo Erodoto (c.
430 a.C.) una spedizione
fenicia circumnavigò l'
Africa con il benestare del
faraone Necho II, navigando a sud sotto il
Mar Rosso e l'Oceano Indiano e verso nord nell'Atlantico, facendo ritorno nel Mediterraneo attraverso le Colonne d'Ercole. La sua descrizione dell'Africa nord-occidentale rende molto chiaro che localizzò le Colonne d'Ercole precisamente dove sono oggi. Malgrado questo, la credenza che le Colonne fossero collocate nello Stretto di Sicilia prima di Eratostene è stata citata in alcune
ipotesi sulla collocazione di Atlantide.
Il sensitivo americano
Edgar Cayce, 1910Il concetto di Atlantide attrasse i teorici
nazisti. La
teoria del ghiaccio cosmico (
1913) di
Hanns Hörbiger (1860-1931) aveva infatti conquistato un vasto appoggio popolare e venne promossa dal regime nazista per le sue implicazioni
razziali. Hörbiger riteneva che la Terra fosse soggetta a periodici cataclismi provocati della caduta di una serie corpi celesti che da
comete erano diventati satelliti; la sommersione di Atlantide e di
Lemuria sarebbero state provocate dalla cattura dell'attuale satellite della Terra, la
Luna. I periodi di avvicinamento dei satelliti avrebbero provocato (per diminuzione della
gravità) la nascita di stirpi di
giganti di cui parlano la varie
mitologie.
Alfred Rosenberg (
Mito del XX secolo,
1930) parlò di una
razza dominante "nordico-atlantiana" o "ariano-nordica". Nel
1938 l'alto ufficiale
Heinrich Himmler (allora capo supremo delle forze dell'ordine del
Terzo Reich) organizzò una ricerca in
Tibet allo scopo di trovare le spoglie degli Atlantidei bianchi. Secondo
Julius Evola (
Rivolta contro il mondo moderno,
1934) gli Atlantiani erano
Iperborei:
superuomini nordici originari del
Polo Nord (vedi
Thule).Da quando la
deriva dei continenti divenne largamente accettata nel corso degli
anni sessanta, la popolarità di buona parte delle teorie sul “continente perduto” di Atlantide iniziò a svanire, mentre si cominciava ad accettare ampiamente la natura immaginaria degli elementi della storia di Platone.La studiosa di Platone
Julia Annas (Regents Professor of Philosophy alla
University of Arizona), ha avuto modo di dire al riguardo:« La continua industria della scoperta di Atlantide illustra il pericolo di leggere Platone. Perché egli sta chiaramente usando quello che divenne un meccanismo narrativo tipico nelle opere di fantasia: stirare la storicità di un evento (e la scoperta di autorità fino ad ora sconosciute) come un'indicazione di ciò che segue nell'opera d'immaginazione. L'idea è che dovremmo utilizzare la storia per esaminare le nostre idee sul governo e sul potere. Abbiamo sbagliato sulla questione se invece di pensare a questi temi usciamo ad esplorare il fondo marino. Il continuo fraintendimento di Platone come storico ci permette qui di vedere perché la sua diffidenza sulla scrittura d'immaginazione è talvolta giustificata. »
Kenneth Feder fa notare che la storia di Crizia nel Timeo fornisce un indizio importante. Nel dialogo, Crizia dice, riferendosi alla società ipotetica di Socrate:« (...) mentre ieri tu parlavi dello Stato e degli uomini che delineavi, rimanevo meravigliato richiamando alla memoria proprio le cose che ora ho raccontato e osservando che per una incredibile coincidenza avevi in gran parte perfettamente aderito con quelle cose che disse Solone. »Feder cita
A. E. Taylor, che scrive, "Non ci potrebbe essere detto in modo più chiaro che l'intera narrazione della conversazione di Solone con i sacerdoti e la sua intenzione di scrivere il poema su Atlantide sono un'invenzione dell'immaginazione di Platone"