Live 8

la storia si ripete


dal Diario dell'Irlanda 2001...· Dopodiché iniziamo a trastullarci giocando a calcio. All'inizio nessuno sembrava aver voglia di giocare ma vicino a noi c'è un gruppo di francesi che stanno giocando pure loro, e il passo è breve: ITALIA-FRANCIA!· Tiriamo fuori una delle nostre bandiere e la fissiamo ad un palo della tenda, facendo il nostro trionfale ingresso in campo col tricolore tra le mani.· L'odio che nutriamo per la terra del bidet è palpabile: la sconfitta non è ammessa. Non oggi. Non qui.· I transalpini danno subito prova della loro superiore tecnica di palleggio (e qui si potrebbero sprecare facili battute), ma dovranno fare i conti con il nostro cuore latino! Partiamo in svantaggio, la nostra squadra è in bambola, i ruoli non sono definiti e si gioca tutti sul pallone come all'oratorio. Se a questo sommiamo il fatto che loro usavano il portiere e noi no (ce ne siamo accorti un po' in ritardo) si spiega l'iniziale svantaggio per due reti a zero.· Perdere coi francesi è per noi peggio della morte; in nome del tricolore ci organizziamo e definiamo i ruoli in campo: Baldo arretra in difesa, tira fuori tutta la sua grinta e si mangia gli attaccanti avversari non esitando a spaccarsi la faccia in un paio di occasioni. Inoltre dirige la squadra in cabina di regia e chiama le marcature con grande carisma. Baresi. Pj va tra i pali e stupisce tutto il gruppo per la sicurezza che dimostra nell'opporsi alle sfuriate dei Blues, senza paura di buttarsi su tutti i palloni, gara coraggiosa ed ineccepibile sul piano della determinazione. Peruzzi. Giulio generosamente aiuta Baldo in difesa anche se talvolta si dimentica di rientrare perché il suo vero ruolo è quello di mediano di spinta, ha il grande merito di far salire la squadra, di proporre verticalizzazioni e di distribuire il gioco sulle ali, senza contare i suoi gol determinanti. Matthaeus. Kuda presiede la fascia sinistra e lascia di stucco chiunque si aspettasse da lui una gara di contenimento da terzinaccio alla Torricelli; infatti oltre a coprire efficacemente la sua zona si scopre ala sinistra dalle molteplici soluzioni offensive, è dalla sua zona del campo infatti che arriveranno i maggiori pericoli, grazie al suo gioco spettacolare quasi "carioca". Corso. Giampaolo copre la fascia destra con tutto il cuore e recupera palloni con una voracità impressionante aiutando in maniera schiacciante la difesa: il vero filtro del centrocampo, che non disdegna tuttavia frequenti incursioni in fase offensiva dove però pecca di imprecisione a causa della grande energia spesa in copertura. Gattuso. Sala è la vera punta di diamante della compagine azzurra, tecnica sopraffina, grande classe nei tocchi di palla, dribbling ubriacanti grazie al baricentro basso alla Rui Barros, guizzi felini e fantasia da vendere, trasforma con maestria gli assist dei compagni e rientra umilmente a pressare e a raccogliere palloni dal centrocampo. Maradona. Da notare la probabile telecronaca di Italo via cellulare visto che durante la partita non se n'è staccato un secondo. Bruno Pizzul. Cesaro, che nello sport è un vero incapace, ci darà dentro con i suoi addominali e quindi conoscerà due belghe, Eva e Merel.· Il risultato è un 7-4 per noi che non lascia adito a dubbi, siamo dei fighi