Questa è la mia vita

Post N° 93


Rieccomi. Vado e vengo. Sparisco e ricompaio. Eh, che ci posso fare? La stanchezza fisica comincia a farsi sentire, e non poco. Per fortuna che tra poco è Natale e finalmente avrò qualche giorno da dedicare all'attività più bella del mondo. DORMIRE!Riguardo alla mia vita, beh, procede. Nè bene nè male. Le lezioni di danza procedono male, sono terribilmente instabile. Faccio una fatica folle a girare, a fare quel famoso scatto con la testa per far sì che gli occhi rimangano fissi su un punto e il cervello non faccia in tempo a registrare il movimento. Conseguenza? Finisco le lezioni che sono praticamente ubriaca da quanto mi gira la testa.Ma mi voglio impegnare! Ho fatto una promessa, a me stessa e ad una persona a cui tengo molto, colui che mi ha fatta (inconsapevolmente) avvicinare a questa magica disciplina, e per l'anno nuovo voglio impegnarmi con tutta me stessa per raggiungere risultati perlomeno guardabili. A costo di sputare sangue! La scuola va avanti, alti e bassi dovuti ad alcuni argomenti che non mi entrano in testa, ma anche qui conto sul fatto che le vacanze di Natale mi faranno bene.Visto che la mia vita non è quel granchè emozionante, voglio condividere con voi, cari i miei lettori, una delle canzoni più belle mai scritte ed interpretate nella storia dei musical. Una dichiarazione dell'amore più vero, puro e senza pretese. Ogni volta che guardo ed ascolto questa canzone mi sale un groppo alla gola e desidero con tutta me stessa che qualcuno la canti a me (beh, magari in circostanze un tantino diverse). Già, perchè sto parlando di "Balla mia Esmeralda". Ultima canzone del musical di Cocciante "Notre Dame de Paris", cantata da Quasimodo che, alla vista di Esmeralda morta impiccata, la prende fra le braccia e si fa morire accanto a lei, cantando prima quasi sottovoce, poi con degli urli strazianti, il suo amore per quella ragazza che non è mai riuscita a superare lo scoglio della bruttezza fisica, innamorandosi invece di un crudele e bugiardo Capitano delle guardie, già fidanzato, che si invaghisce di lei per la sua bellezza e per il suo essere così "trasgressiva".Quante volte capita anche a noi questo? Innamorarci degli stronzi (o delle stronze, per i cari maschietti) quando invece potremmo avere un amore tanto limpido e cristallino da qualcuno che invece passa inosservato ai nostri occhi. Ovvio che non parlo di casi eclatanti come il povero Gobbo di Notre Dame, ma quante volte abbiamo snobbato un ragazzo bruttino si, ma simpatico e dolce, per rincorrere il classico "Bello e Dannato" che non farà altro che prenderci in giro?Beh, riflettiamoci leggendo (e se potete, ascoltando) questa magnifica canzone interpretata da Giò di Tonno.Quando il tempo sarà passatoLa terra scopriràI nostri due scheletri abbracciatiE il mondo lo sapràChe Quasimodo amò EsmeraldaLa raggiunse e la strinse a séOltre i baci da respirareNella morte che dà la vitaAll'amore che mai non muoreIl mio corpo l'ho abbandonatoMangiatelo, avvoltoiChe la morte ha già incatenatoI nostri nomi e noiCosì l'anima vola viaVia da un misero mondo persoQuesto amore sarà una sciaTra le luci dell'universoTra le luci dell'universoBalla, mia EsmeraldaCanta, mia EsmeraldaBalla ancora, amore mioMi sento solo da morireBalla, mia EsmeraldaCanta, mia EsmeraldaCon te sto morendo anch'ioPerché ti voglio da morireBalla, mia EsmeraldaCanta, mia EsmeraldaQuesta vita se ne vaL'amore vive e fa morireBalla, mia EsmeraldaCanta, mia EsmeraldaAl di là dell'al di làL'amore non sapràMorireBalla, mia EsmeraldaCanta, mia EsmeraldaCon te io vivrò, con tePerché con te non èMorire