Live Performance

Pink Floyd - Another Brick In The Wall


L'album "The Wall" dei Pink Floyd è stato una delle produzioni della band che più si ricordano anche grazie al film di Alan Parker. Il singolo portante del lavoro è stato sicuramente il motivo del grande successo.
E' un brano che conoscerete tutti, amanti e non della band. Il titolo è "Another Brick In The Wall"che vi proponiamo in una intensa interpretazione live svoltasi aVenezia il 15 Luglio 1989.Crediamo anche che bastino poche notizie sul gruppo perchè la sua fama è enorme.
I Pink Floyd (che nel corso di una lunghissima carriera sposteranno i limiti del rock e del pop sposando l'elettronica e approfondendo la ricerca sonora) nascono nella seconda metà degli anni '60 dalla frequentazione di quattro studenti, Roger Waters, Syd Barrett, Rick Wright e Nick Mason e si danno quel nome dall'unione di quelli di due bluesman, Pink Anderson e Floyd Council.
Agli inizi è Syd Barret il leader naturale della band e autore di gran parte deel materiale relativo ai loro primi lavori. Purtroppo già verso la fine del '69 egli inizia a dare segni di quella instabilità psichica che lo porterà ad essere sostituito dal chitarrista David Gilmour.
Con questa formazione i Pink Floyd ottengono successi stratosferici e riescono anche a rievocare l'amico ormai lontano dalle scene con brani meravigliosi come "Wish You Were Here". Saldamente nelle mani, dal punto di vista compositivo, di Roger Waters pubblicano nel 1979 l'album sopracitato che rappresenta il primo tentativo compiuto di autoanalisi da parte dello stesso.
Tratta infatti in maniera abbastanza autobiografica le sue esperienze di vita, a cominciare dall'infanzia, il passaggio alla giovinezza, alla scuola...fino al successo ed al suo rapporto con il pubblico.
Nel testo che stiamo ascoltando parla del rapporto di Waters con la scuola e in un certo senso con l'autorità, asserendo che lui e i giovani con lui non hanno bisogno dell'educazione. In realtà le parole non vanno intese in senso letterale, ma (come aiuta a capire il video ufficiale) sono una forma di ribellione contro l'autoritarietà inutile e contro un sistema scolastico rigido, retto da docenti che altro non sono che burattini manovrati da fili.
Essi sono solo mattoni di un muro, ossia di un sistema che li tiene a loro volta prigionieri e rinchiusi. Ecco è a questa autorità che i Pink Floyd esortano se stessi ed i giovani a ribellarsi, per non diventare a loro volta carcerati attorniati da un muro. Muro che rappresenta anche l'impossibilità di comunicare per chi è su parti opposte...quell'incomunicabilità che porterà l'artista, nel tempo, ad allontanarsi dal proprio pubblico. Alla luce di tutto ciò, ascoltiamo dunque con nuova consapevolezza questo brano meraviglioso...ma lasciamoci anche trasportare dalle note e gustiamolo a fondo...S&L
P.S.) Non si può alla fine del post non dire due parole relativamente al concerto di Venezia da cui è tratto il video che abbiamo scelto. Esso, infatti, fu un evento che fece molto discutere e portò certo molta attenzione, ma anche molti disagi alla città lagunare che per sua natura non è la location ideale per accogliere migliaia di fans poco controllati. Il disagio degli abitanti e degli amanti in genere della Serenissima è espresso in questa famosissima Pin Floi di Sir Oliver Skardy, cofondatore  del gruppo reggae veneziano Pitura Freska, in cui egli descrive attimi di grande confusione e tumulto con gli occhi tipici del ragazzo di periferia.