Il Titanic

Molto è cambiato da quando esplorammo il relitto del Titanic nell'estate del 1986. Per esempio, la coffa di vedetta, che noi vedemmo attaccata all'albero prodiero caduto, ora è scomparsa, e lo stesso albero è ulteriolmente piegato e crollato; inoltre mancano più di 3000 reperti dall'area dei detriti. Il sito del relitto, tuttavia, mantiene le caratteristiche fondamentali. La sezione di prua giace ancora in assetto e notevolmente integra, con il bordo affilato che sembra solcare come un aratro il fondo fangoso. La sezione di poppa si innalza sul fondo dell'Oceano, simile a un edificio dopo una forte esplosione interna. Queste due faccie della morte nettamente diverse potrebbero quasi simboleggiare i destini altrettanto contrastanti di chi fù salvato e di chi annegò.

Verso la fine di domenica 14 aprile il Titanic entra nella zona dei ghacciai.
Nell'esperienza del capitano Smith il ghiaccio non era mai stato presente tanto a sud in un periodo cosi avanzato della stagione. E ci fu un ultimo motivo di sfortuna: quando l'iceberg fu avvistato - troppo tardi per evitare l'impatto - la nave avrebbe potuto salvarsi se gli ufficiali sul ponte l'avessero diretta verso di esso invece di girare il timone. Il colpo latarale che squarciò lo scafo del Titanic su un tratto di circa 76 metri, allagandone sei scompartimenti, segnò il destino della nave.
Presto l'inclinazione dei ponti divenne preoccupante, era impossibile usare le scialuppe, questo fu uno dei motivi della morte di 1500 uomini e donne, dopo due ore e mezza di agonia lo scafo si inabissò dopo essersi spezzato in due tronconi.

Nel 1908 incominciarono i lavori sul Titanic.
La partenza del Titanic il 10 aprile 1912, data del viaggio inaugurale, fece meno scalpore di quella dell'Olympic, meno di un anno prima. Una gran folla vide salpare a Southampton ma non vi furono grandi cerimonie ufficiali, nè discorsi prolissi da parte di dignitari locali o pezzi grossi inviati per l'occasione. Tra i passeggeri di prima classe spiccava John Jacob Astor uno degli uomini più ricchi d'America.
Era l'epoca in cui la ricchezze equivaleva celebrità: il primo viaggio del Titanic aveva attirato un numero insolito dei personaggi dell'èlite transatlantica.
Cinque giorni dopo, senza neppure essersi imbuttuto in una tempesta, il Titanic era diventanto il più celebre piroscafo passeggieri della storia, un posto che mantiene ancora oggi. E sebbene la storia del naufragio sia stata raccontata un sacco di volte, non sembra  aver perso per nulla il suo fascino.