Livin' in Paris

BACK TO PARIS: BACK TO ITALY, BACK TO PARIS.


L'avevo un po' persa di vista, Parigi, negli ultimi tempi...Già, lo si deduceva pure dal blog fermo al Natale...in effetti Christmas Time è passato da un bel po' e di cose ne sono successe tante da non permettermi più di tenerne il conto: esami, esami, esami a scuola, qualche problema di salute, un trasloco fatto di corsa, un po' di sane vacanze italiane tra i due semestri per recuperare energie, e ora il rientro, con le lezioni del secondo che sono iniziate lunedì.Esami a Sciences-Po vuol dire continuare a frequentare le lezioni, visto che non c'è "finestra esami" e nel frattempo passare le prove di fine corso: tra le altre, un sabato pomeriggio l'ho trascorso dalle 14 alle 18 (orari studiati da qualche genio...) a scrivere una dissertazione dal titolo "Come porre fine ad una guerra civile?". E come se non bastassero gli esami, ecco che ci sono pure i papers da scrivere e soprattutto consegnare in tempo...Poi, un po' la salute ci ha messo del suo e si è sovrapposta al trasloco alla Citè Universitaire, alla voce Maison de Suède (per i non francofoni, Casa della Svezia): campus universitario intrenazionale di Parigi, luogo del multiculturalismo eccetera eccetera. Bella sistemazione, ne parlerò presto su questi schermi.Dicevo la salute... mi ha regalato un rientro in Italia in fretta e furia, giusto il tempo di finire il semestre e gli esami...un po' di tensioni varie, ma...secondo semestre, non mi fregherai più.Arrivato dunque nel Belpaese per curarmi, ecco finalmente il riposo:amici, parenti, relax...salute ristabilita (per il momento, l'esperienza mi insegna però a non illudermi) e rientro (quest'oggi stesso) a Paris.E' sempre lei, ma forse sono cambiato io: stesse strade, stessa gente, stesso amore-odio, ma più calma, tranquilla, chiara. Non fa buio fino alle sei e mezza ed è bellissimo. Vento freddo, altro che i venti gradi dell'Italia pazza di questi giorni. Umida, Parigi è sempre umida. Ma io sono calmo, come lei. O forse sono solo io. Insomma, di lei non mi importa, l'importante è che lo sia io. Lei tanto è come è, non la si cambia. Al massimo la si subisce. Ma non succederà.Intanto, appena arrivato in stazione alla Gare de Lyon, chiedo un'informazione alla tipa dello sportello che mi risponde: "Oui, il faut choisir l'heure de depart et voir s'il y a des offres..."E io rispondo:"Va bene, ho capito."Eh già, qualche segno dell'Italia mi rimane ancora...