Livin' in Paris

SWEDISH HOUSE aka SVENSKAHUSET


Quando sono venuto ad abitare alla Cité Universitaire di Parigi, mi hanno detto che avrei moralmente acquisito la nazionalità della casa nella quale fossi andato a stare...INDICE:- Italo-svedese?!- Citè Universitaire di Parigi: wow- Casa della Svezia- Festa alla Casa dell'Argentina. Festa!- News from ParisDunque, io sarei italo-svedese. Visto che sono venuto ad abitare nella Casa della Svezia (Maison de Suède, Swedish House, Svenskahuset che dir si voglia), dovrei essere a metà svedese e a metà italiano.Non mi ci vedo come svedese, non tanto.Forse sono un po' troppo mediterraneo.Insomma, a settembre, o giù di lì, vengo alla Citè U di Parigi: immaginate un campus enorme, quasi una città, con tanto di banca, posta, ristoranti, piscina, immerso in un parco di tot ettari (ma perchè con le misure di superficie ci sanno fare solo dai geometri in su?), con campi da calcio, basket, tennis etc. etc. costituito da 39 "case" (più palazzi, direi), ognuno a rappresentare una nazione diversa, costruito secondo lo stile architettonico proprio (la Casa del Giappone ha i tetti a vela e sembra uscita direttamente da Doraemon, quella degli Stati Uniti è ovviamente la più imponente...quella dell'Italia è rosa con un porticato a colonnato...).Il tutto in un ambiente più american che french, più Berkley che Sorbonne, più Los Angeles (senza il sole) che Paris (con il freddo).Insomma, mi piace, faccio domanda, compilo moduli e mi danno il posto: residente alla Maison de la Suède, perchè è qui che si libera la prima camera dal 1 febbraio, cittadino della Citè Universitaire de Paris (vedi sito tra i link). Tra gli svedesi.Gli amici scherzano, vogliono sapere delle svedesi, mi mandano e-mail che trasudano invidia...oh, e 'ste svedesi?...beh, intanto, alla Maison de Suède siamo appena in 40 (è la casa più piccola della Citè U, credo) di cui un 50% non svedesi, ma di ogni parte del mondo; poi, di bionde con occhi azzurri, neanche l'ombra o quasi...ma di carine sì. E sta bene...E come è sta gente di Stoccolma?...insomma...gli italiani sono più simpatici...nazionalista!...no, davvero...gli svedesi mediamente sono freddi e chiusi, salutano poco e ci mettono un po' a parlare (un francese terribile, ma un inglese esagerato)...allora sono una palla?!...no, alla lunga diventano simpatici, solo gli ci vuole un po' ad ingranare...e quanto si fa festa?...mah...direi...discretamente! Cene, trasferte nelle altre case, party, aperitivi...ci si difende...Tipo?Tipo sabato scorso. Festa alla Casa dell'Argentina. Ore 23, eclissi di luna, ma ci sono le nuvole, non si vede nulla e non ce ne frega un cazzo. Poi fuori fa freddo. Andiamo alla casa dell'Argentina? C'è una festa. Ok, andiamo, noi, due italiani, svedesi, danesi, un canadese, qualche americana, una manciata di belgi e una francese.Ingresso: 5 euro...mica scemi gli argentini...salone spazioso, tipo casa colonica, scale e corrimano in marmo, piano bar o quasi, insomma, tutto in ordine. E dove si balla? Sala laterale, deejay, tipo in discoteca: musica della madonna, il dj mette house direttamente dal paradiso. E un po' di musica latino-americana. Ma poca, la gente vuole la house.Io non ci riesco a star fermo, ma chi cazzo ci riesce a star fermo?! Quanto si balla...gente ovunque. Nazionalità? Dappertutto. Lingue parlate? Tutte. Ragazze che ridono, ragazzi che ci provano. Tipe ubriache o quasi, svestite o poco svestite. Sono in Erasmus, probabilmente. Sorrisi, quanti sorrisi. E foto. Vuoi una foto? Va bene. Il mio amico George from Luxembourg! Quanto tempo? Ca va? Très bien, merci, et toi? On va faire la fete ce soir! Certo che facciamo festa George, puoi scommetterci...ehi tipa...I just like to call you my bitch...testa di cazzo, che fai! Alla faccia di quelli a cui non piace la discoteca. E a cui non piace ballare.Che cazzo spinge questo? Eh, t'as vu ce que tu a fait? Attention!...che cazzo vuole questo?! T'as pas de problèmes, toi?! Baisse ta main! Tu viens dehors, on range tout!...Tu veux qu'on appelle la sécurité?...Pas besoin de sécurité, con!...e la tipa se lo porta via, sembra preoccupata...Un giro? Sì, facciamo un giro d'orizzonte, giusto per controllare la situazione. Ehi tipa...spettacolo! Già, spettacolo...ovunque. Ma chi la ferma 'sta gente, ma chi ti ferma, ma chi ci ferma?!La ricordo così quella festa...house e festa.Eh già.Ma ora concludo, signore e signori: allora...intanto sabato 17 parto per New York, dove resterò per una settimana per un progetto all'ONU. Ne parlerò su queste pagine fra qualche giorno. E poi, aggiornamento direttamente dagli States, come la CNN!Poi, progetti universitari, tanti, tanto studio, ma per ora accettabile...quali lezioni frequento nel secondo semestre? Tanta economia, business, finance..ma non mi occupavo di Sicurezza Internazionale? E' vero, allora anche diritto dei conflitti armati, economia della sicurezza..e la solita dose di guerre e Lords of War. Fantastico.E poi cinese. Un po' meno fantastico, ma ca va...Ma ora esco perchè è già tardi e come al solito mi faccio aspettare.Non so come ci si saluti in svedese, ma prometto di impararlo...