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Post N° 27


Gran bella giornata quella di oggi.Sono stata a Piacenza, al 15° convegno interregionale della stampa studentesca "Oggi per "sognare il nostro domani, 60 anni di Costituzione"Mi è piaciuto davvero molto, era la prima volta che partecipavo anche se da tre anni sono nella redazione del giornale della mia scuola.
In pratica, gli studenti e gli insegnanti di circa sessanta redazioni di testate studentesche di alcune regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana) si sono incontrati per parlare e discutere della Costituzione (dal punto di vista civico-politico-sociale) e del ruolo che possono svolgere i giornali delle scuole nei confronti della società.La mattina ci ha parlato Domenico Gallo, un magistrato della cassazione, a cui era possibile fare un po' di domande. Devo ammettere che questa è la parte che mi è piaciuta meno, onestamente.Invece mi è piaciuto molto il "baratto delle cose e delle idee", momento in cui ogni scuola poteva esporre il proprio giornale e i propri progetti e scambiarli con quelli delle altre scuole, per poter "acquisire" nuove idee e spunti.Poi, al pomeriggio, ci siamo suddivisi in tredici "commissioni di lavoro", e abbiamo parlato di vari argomenti legati al tema del Convegno e all'impegno dei giornali studenteschi.Mi è piaciuto da morire, perchè eravamo una ventina di ragazzi veramente interessati e coinvolti nel dibattito, e mi ha fatto molto piacere vedere che comunque non sono l'unica a pensarla come la penso, nè a interessarmi alla politica (argomento di cui, purtroppo, la maggior parte dei miei coetanei si disinteressa, ma che ci riguarda molto da vicino. Anche troppo. Però non risponde al "tutto e subito" che ci impongono e che accettiamo senta batter ciglio...e quindi...bhe..).Per la prima volta ho trovato una realtà che mi piace, in cui noi ragazzi eravamo VERAMENTE al centro, o meglio, eravamo noi a doverci gestire, senza nessun professore che ci imponesse niente. Potesse essere così anche la società..e la politica!Se i soliti vecchi politici del cavolo, triti e ritriti, sapessero farsi un po' da parte o per lo meno lasciar posto anche a noi, forse qualcosa cambierebbe (finalmente).Forse c'è davvero bisogno di una bella scossa, perchè (come ha detto Francesco, un ragazzo in gruppo con me) è da un bel po' che la politica si è disinteressata di noi. Anche se sono nostri "dipendenti".E, ha ragione. Se io potessi votare, probabilmente farei un disegnino o scriverei qualcosa invece che tracciare la fatidica X su quello che è il male minore. Perchè in questo momento, un male minore non c'è.