Spirito libero

Post N° 197


" Vedo me stesso vacillare continuamente fra la rabbia per la stupidità del mondo unita al desiderio di fare qualcosa, da una parte, e, dall'altra, la consapevolezza che l'uomo è piccolo, di nessuna importanza, che tutto si dimentica, che la vita è breve, che il dolore è male e il piacere è bene. Dunque, perchè mai agire se, così facendo, renderemmo questi brevi anni spiacevoli? Se si odia l'umanità, come me, non è forse illogico volersi fare una reputazione, accettare l'opinione del detestabile mondo sulla virtù e misurarsi con quel modello di conseguenza? Amare la virtù fine a se stessa è vano, perchè la virtù non può esistere se non in relazione a qualcos'altro. La virtù sola in fondo a un pozzo è come un'opera d'arte mai compiuta. E io desidero la virtù più di ogni altra cosa: essere giusto, essere utile, essere ammirato... e, tuttavia, trovo gli uomini insopportabili e mi sento un estraneo quando cammino per le strade delle loro città, e quasi non riesco a credere di avere una qualche relazione con questa razza o con qualcuno dei suoi membri. Non ho amato nessuno. Ho ammirato la perfezione ma non gli uomini, per quanto le due cose possano essere dissociate."Gore Vidal "Il giudizio di Paride"