amore e politica

10 LUGLIO 2010


Mi sono alzata presto stamattina. Sono andata al mercato a cercare le rose piu' belle che c'erano, le ho legate con un nastro.Cammino lentamente verso il cimitero di campagna, mentre le spine delle rose mi graffiano le mani, ma il dolore non lo sento io, perchè lo porto sempre dentro il mio cuore.Tua madre sta baciando la tua foto, mi viene incontro con un passo stanco, mi abbraccia, mi stringe, mi fa le domande di sempre: se studio, se mi sono sposata, se esco, se mi trovo bene al lavoro.Tua madre è tanto bella MARCO, ha il tuo stesso portamento, gli occhi celesti come avevi tu. Mi lascio stringere e penso che tu fra quelle braccia hai trovato amore, affetto, comprensione, che quelle mani ti hanno insegnato a vivere.Sistemo le tue rose nel vaso, ti mando un bacio con la mano e ricaccio indietro le lacrime: non voglio piangere ,quando non sono sola con me stessa e i miei ricordi.Te lo ricordi Marco il primo giorno di scuola in cui ci siamo conosciuti?Tu eri un ragazzino timido, terribilmente bello. Avevi gli okki immensi, grandi, color celeste e quando sorridevi ti si formavano le fossette sulle guancie. Avevi delle mani grandi per i tuoi sei anni di età e quando ti stavo vicina il mio cuore batteva all'impazzata, solo che mi vergognavo a dirtelo.Io ero una ragazzina impossibile, chiacchieravo sempre, ero allegra, un fiume in piena.Noi due ci compensavamo a vicenda: tu eri il giorno e io la notte, tu eri il sereno e io la tempesta, tu eri il mare e io la tua onda e penso fosse per questo che la maestra decise di metterci in banco insieme.Te lo ricordi Marco? Noi due a scuola dividevamo tutto: la merenda, leggevamo topolino a metà, facevamo i compiti assieme, dividevamo lodi e sgridate: quante volte tu hai preso punizioni per mancanze mie e quante volte io ho detto bugie solo per evitartele, te lo ricordi ancora amore mio?Poi siamo cresciuti, l'amore ci teneva uniti: non ho passato un giorno della mia vita senza baciarti, senza guardarti, senza stringerti. Ogni esperienza sia bella che brutta noi due l'abbiamo fatta insieme, sempre, tranne l'ultima, la piu' orrenda che la vita potesse riservarci.Ci siamo persi una notte d'estate, dopo un pomeriggio bellissimo passato a coccolarci. C'era la cena del calcetto quella sera, c'erano i nostri amici, ma tu non volevi andare. Io stavo male e tu volevi rimanere a casa, a farmi compagnia.Ti ho detto io di andare, te l'ho detto io, non lo so perchè ho insistito tanto, così tu mi hai dato uno di quei baci lunghi che di solito si danno alla stazione quando una persona prende il treno e sa che starà via per molto tempo, uno di quegli abbracci lunghi che si danno le persone che sanno che forse non si rivedranno piu'.Ti sei messo i tuoi jeans con le toppe, una camicia bianca a mezze maniche e una felpa blu, mi hai fatto ciao con la mano, hai detto che tornavi presto ,hai preso la nostra moto e te ne sei andato via.Tu hai sempre mantenuto le promesse che mi facevi. SEMPREEE!!!!!Ma stavolta non l'hai fatto. Non sei tornato.Mentre te ne andavi, io dormivo, forse sognavo il tuo ritorno, forse: non lo so.Volevo solo che quella gente se ne andasse, che non ti toccasse, perchè tu eri solo mio.  Volevo restarmene sola, volevo urlare, dirti che non era giusto quello che ci stava capitando. Ho passato ore eterne e pesanti come macigni, inginocchiata sull'asfalto tenendoti la mano, ma tu non ti muovevi, eri inerme come una marionetta cui hanno spezzato i fili.Ti hanno spezzato la vita MARCO, ti hanno rubato i sogni di ragazzo semplice e l'hanno fatto in un lampo: cinque minuti ed eri a casa, nel nostro letto, abbracciato a me. Ti hanno spezzato la vita MARCO e a me hanno rubato l'amore di una vita intera e la certezza di essere felice: da quella notte amore niente per noi due è stato mai piu' uguale a prima, eppure noi siamo ancora insieme. Io riesco ancora a percepire la tua vicinanza, la tua presenza e questo mi fa tanto bene al cuore e all'anima. Quando mi sento sola guardo nel cielo, cerco la stella piu' brillante: mi piace immaginare che sia tu! A questo penso mentre sistemo le tue rose, bianche, perchè tu amavi il bianco, perchè io amo il bianco, simbolo della purezza che ha sempre accompagnato la nostra vita e il nostro amore.Saluto tua madre, la bacio, la abbraccio, respiro il suo profumo e per un istante, un unico istante mi pare di essere serena.Mi incammino lentamente verso casa, non voglio pensare a niente. Indosso le cuffiette dell'hi pod, ascolto Vasco...."voglio trovare un senso a questa vita anche se questa vita un senso non ce l'ha........"