amore e politica

ITALIANI: POPOLO DEL "BUNGA BUNGA" O GENTE CHE NON SI ARRENDE?


Ritengo che un blog sia un mezzo discreto per esternare anche a chi non si conosce il proprio pensiero, i propri desideri e le cose in cui si crede, per aprirsi agli altri e condividere i pensieri.Spesso, immersi nei nostri problemi quotidiani, dimentichiamo che siamo uomini e donne, che tendiamo al sociale, che siamo inseriti in una collettività che è il paese in cui viviamo. Dimentichiamo che viviamo in Italia, che siamo Italiani, che abbiamo alle spalle decenni di lotte, spesso sfociate nel sangue, che i nostri antenati hanno condotto per tramandare a noi come valore un paese unito, un paese libero, dove i diritti sociali devono essere garantiti ed i doveri rispettati.Noi siamo gli eredi dei nostri vecchi, noi siamo quelli nati dopo la ricostruzione post-bellica, siamo i figli e le figlie del 1968 quando la gente non aveva paura ad andare in piazza, a urlare che le cose non andavano, quando non c'era divisione tra lo studente, l'operaio, l'impiegato, siamo i figli del benessere materiale, dell'era di internet e dei cellulari tecnologici, ma molto spesso non siamo i figli dei pensieri liberi e delle scelte, accettiamo passivamente quello che non ci piace, perchè ci viene imposto dall'alto, perchè non abbiamo la volontà civile di reagire a chi ci rende schiavi delle ideologie, dei giochi di potere condotti nei palazzi da cui siamo esclusi a priori, dalla informazione televisiva e giornalistica che sempre piu' spesso non ci riferisce i fatti come realmente avvengono, noi siamo i figli e le figlie delle soap opera, dei reality tv, del gossip, del ci penso domani, del che cosa me ne frega tanto succede lontano da casa mia.E' giunta l'ora di ribellarci: di ribellarci tutti, nessuno escluso,  a chi ci governa senza averne il merito, di smettere di pensare che tanto non cambierà mai niente e continuare a piangerci addosso, dobbiamo crederci! Non è dicendo a noi stessi non mi riguarda o facendo finta di nulla, o lasciando che siano gli altri a fare anche al posto nostro che si risolvono i problemi: noi siamo Italiani, non siamo il popolo del "bunga bunga", ciascuno di noi è una goccia del mare che si chiama Italia.Il 14 di dicembre è una data importante per l'Italia: se il Governo Berlusconi sara' sfiduciato, potrà aprirsi uno scenario nuovo, se tutti gli Italiani saranno coesi, si potra' ripartire da li', democraticamente andando a votare: ognuno di noi potra' scegliere da chi essere governato.Se il governo Berlusconi non sara' sfiduciato, se si dara' la possibilità a questa legislazione di comperare i voti dei deputati, di minacciarli affinchè non sfiducino il Governo, continueremo sulla strada intrapresa con il dubbio che ciascuna legge che sara' varata non sia il frutto di una libera scelta, ma di votazioni truccate ed imposte.Il problema centrale non è essere governati dalla destra o dalla sinistra, perchè questo e'solo un nostro habitus mentale, ma piuttosto pretendere di essere governati da uomini onesti ed integri, che nelle loro campagne elettorali espongano con chiarezza i propri obiettivi e le proprie idee e che una volta eletti si battano per realizzarli e se non ci riescono devono non solo essere rimandati a casa, ma non gli deve piu' essere concesso di rappresentarci in nessun partito politico e in nessuna istituzione dello Stato.Dobbiamo pretendere che siano varate riforme costruttive  volte a tutelare ciascun italiano, che le tasse siano pagate da tutti equamente in relazione al proprio reddito prodotto e non sempre dalle fasce piu' deboli, che  le leggi siano applicate in eguale maniera per tutti a prescindere dalla funzione pubblica che si ricopre, che le pene inflitte in caso di gravi delitti siano applicate e non siano amnistiate, che la giustizia si batta per dare un nome ai mandanti delle Stragi di Stato, che non ci si possa piu' trincerare dietro il segreto di stato per insabbiare le indagini.Dobbiamo pretendere che la scuola e la sanità siano e rimangano servizi pubblici, assicurati dallo stato sociale, che la scuola impartisca contenuti etici e morali oltre che il sapere, che ciascun italiano possa ricevere cure appropriate al fine di tutelarne la salute psicofisica.Dobbiamo pretendere che ciascuno possa avere un lavoro che gli permetta di realizzarsi e di vivere dignitosamente,  che nessuno si possa arricchiere alle spalle di un altro, che aziende come la Fiat, che per anni hanno usufruito di contributi statali che ciascuno di noi Italiani ha pagato di tasca propria, non possano trasferire la loro produttività all'estero o esimersi dall'applicare i contratti collettivi previsti dalla normativa vigente,  dobbiamo pretendere che siano bandite le discriminazioni in ambito lavorativo tra uomini e donne, che siano tutelate le lavoratrici madri, dobbiamo pretendere una politica del welfare che tuteli parimenti ogni fascia debole della nostra società volta all'integrazione dei portatori di diversa abilità, degli anziani, degli indigenti, dei malati, dei giovani,  degli emarginati, che favorisca l'integrazione di ciascun essere umano che si trova sul suolo italiano.Dobbiamo pretendere che siano stanziati fondi per la ricerca, incentivare i ricercatori a farla nel nostro paese piuttosto che andare all'estero.Dobbiamo pretendere che chi amministra la cosa pubblica, lo faccia nell'interesse di ogni singolo italiano e non secondo i propri interessi e i propri clientelismi, che chi maneggia il denaro pubblico lo faccia in maniera trasparente rendendo conto a ciascuno di noi delle scelte che ha fatto e se non lo sa fare deve andare a casa per sempre o pagare in prima persona per quello che ha fatto, perchè chi ci governa, chi ci rappresenta ci deve mettere la faccia ogni giorno, cosi' come facciamo noi cittadini comuni ogni mattina quando andiamo al lavoro.Dobbiamo pretendere che la stampa e la televisione ci diano informazioni corrette di quanto succede e non di parte, perchè è solo conoscendo che possiamo essere parte integrante del tessuto sociale in cui viviamo.Non possiamo piu' fare finta di nulla, convincerci che quello che stiamo vivendo è solo il frutto della crisi economica che investe l'Italia e il resto del mondo, perchè questa crisi è figlia delle politiche sbagliate che per anni hanno attanagliato il nostro paese, è il frutto di diritti elementari previsti dalla Costituzione Italiana e dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo che per anni ci sono stati negati, è il frutto degli sprechi di chi ha rubato il nostro denaro senza renderne conto a nessuno, il frutto della politica del dire piuttosto che del fare, della politica delle promesse non mantenute, degli obbiettivi mai raggiunti, della politica delle falsità e della corruzione dilagante, della politica della demolizione, piuttosto che della ricostruzione.Io voglio vivere in Italia da persona libera, da persona onesta e giusta:sono disposta a fare tutto cio' che posso,  perchè cio' avvenga. Non so voi.....