l'Occidentale

Hillary-Obama, la storia infinita. McCain fa sua la nomination


Hillary sorride. La grande paura è passata. Il governatore del New Mexico, Bill Richardson, aveva definito questa tornata il “D-Day dei Democratici”. Previsione sbagliata. Le primarie democratiche versione “storia infinita” vanno avanti.Obama vince nettamente solo in Vermont. Pareggio sostanziale in Texas (al momento della pubblicazione è “too close to call”). Ad Hillary vanno Ohio e Rhode Island. Le proiezioni dei risultati sono state accolte con un grido liberatorio dai supporter della senatrice di New York, che temevano il colpo del KO. Accompagnata da “The Rising” di Bruce Springsteen, Hillary non ha aspettato il risultato ufficiale del Texas per parlare ai suoi fan nel quartier generale in Ohio. “Per chi non ha mai mollato”, ha esordito una Hillary rinfrancata, “Questa vittoria è per voi. La nostra campagna è definitivamente tornata in corsa. Andiamo avanti. Fino in fondo”. (Obama, parlando a Sant’Antonio in Texas ha, invece, ripetuto il suo discorso standard incentrato sull’ormai celeberrimo “Yes, we can”). Per conoscere il nome del candidato del partito dell’Asinello bisognerà quindi attendere ancora a lungo. Le prossime tappe sono il Wyoming (l’8 marzo) e il Mississippi (l’11 marzo), ma l’attenzione si concentra adesso sulla Pennsylvania che voterà soltanto il 22 aprile. Mancano sette settimane.Cresce perciò la preoccupazione ... Continua a leggere questo articolo sull'Occidentale, dove sarà anche possibile commentare e interagire attivamente con la redazione.