l'Occidentale

Quando un'ebrea sa quello che fa


Fiamma Nirenstein si sveglia ogni mattina nella sua casa di Gilo, ai confini con la zona araba di Gerusalemme, e sente la voce del muezzin chiedere sangue e morte per gli ebrei. Quando beve un caffè o mangia una pizza in centro si chiede, magari solo per un secondo, se ne uscirà viva o se l’uomo seduto accanto a lei non sia sul punto di farsi esplodere. Quando il suo lavoro di corrispondente la porta a Gaza o in Cisgiordania sa che la sua vita vale due soldi perché i pezzi che oggi scrive per il Giornale (e qualche volta anche per noi de l’Occidentale, dove ha una rubica) sono tradotti e vivisezionati sui media arabi. E quando viene in Italia, a Firenze dove è nata o a Roma dove ha un figlio e una casa, c’è una scorta che la segue ogni momento. So che non vuole che si sappia: lei ne farebbe a meno, ma le minacce che le arrivano sono roba seria.Quando non è in Italia o in Israele, è in giro per il mondo, spesso in America, dove è considerata uno dei pochi europei che valga la pena di ascoltare in tema di terrorismo e di radicalismo islamico. Per questo ha ...Continua a leggere questo articolo sull'Occidentale, dove sarà anche possibile commentare e interagire attivamente con la redazione.