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Finalmente!


Le ruote del carro hanno ripreso a girare.Ieri sera - anche se dovrei dire per esser corretto lunedì visto che la mezzanotte è già scoccata - ho praticato la mia prima lezione di capoeira. Arte marziale sublime, decisamente; molto coreografica e credo anche altrettanto efficace, anche se a dirla tutta reputo il viet vo dao un gradino sopra per quanto concerne l'efficacia ma un passo indietro per l'eleganza. Il gruppo d'allenamento è molto simatico e numeroso e udite udite vi sono anche delle gentil donzelle! Incredibile!! Ragazza desiderose di sfogare la propria rabbia repressa accumulata nel corso della settimana, bramanti d'un pezzo d'uomo che le sfianchi ... ok la smetto.Oggi invece - sempre seguendo la correzione precedente, ieri - mi sono trasformato in addetto stampa; ero il fotografo improvvisato e forse (spero) ufficiale del mio amico recensore d'arte. Oggi doveva presenziare alla conferenza stampa, con tanto di invito, all'esposizione della stagione teatrale veronese, il tutto svolto nella fantastica Sala degli Arazzi al Mucipicio di Verona. Ed io ero presente!Ero circondanto da ben tre cameraman (TeleNuovo, TeleArena; il terzo non saprei dire) e da una fotografa (obiettivo fotografico lungo almeno una spanna), e tutti vestiti bene: pantaloni eleganti, camicia, giacchetta. Eccomi: fotocamera digitale (di tutto rispetto, nonostante le dimensioni minute ai confronti allo space shuttle della fotografa), pantaloni blu alla pescatora, maglietta a maniche corte grigia. Il mio amico era vestito praticamente come me.All'inizio mi sentivo totalmente spaesato e avrei voluto sotterrarmi per l'inadeguatezza che mi sentivo dentro, ma alla fine ho fatto la cosa giusta: mi sono comportato rispettosamente nei confronti dei luoghi e delle persone senza mai ostentare nessun gesto o parola; alla fine è filato tutto liscio e, concludendo, mi piacerebbe ripete l'esperienza un'altra volta.Nella foto si vede il tavolo in cui i boss della stagione teatrale veronese hanno presentato il tutto, i giornalisti erano seduti attorno, amico conpreso. Che suggestione metteva il tavolo, era immenso!!