La Loggia di NEO-GEO

Post N° 108


I pini marittimi, mi ricordano il passato, l’infanzia, il mare distante ma comunque percettibile nel suono delle sue onde portato dal vento. I pini, il sole, il cielo blu, il mare lontano, qualcosa di eterno, perenne, immortale che rimane nella mia mente. Il rumore delle cicale, le pigne che giocano a nascondino tra i rami … come un’immagine che salta fuori dalla mia memoria anche se non l’ho vissuta interamente. O meglio; rimane più una summa di ricordi diversi, un ricordo non di un evento, ma di un’atmosfera che respiravo, eterea ma allo stesso tempo forte nel mio animo. Un’atmosfera di pace, di serenità. Ma quella serenità non torna. Oggi sono da solo con il sole che mi aspetta ma senza una meta che mi guidi. Mi viene da pensare a qualche mese fa. Esistono ricordi di momenti tranquilli e felici della propria infanzia così intensi da sembrare la stessa ragione per la quale siamo venuti al mondo: la mamma che mi mette nel sellino della bicicletta, la merenda che mi preparava con tanto amore, e io che la mangiavo di gusto, il sole tra i pini, il tramonto di una sera estiva in montagna passato a giocare nel giardino con un’altra bambina, ………. cose che non ritorneranno più. Come questi ricordi, mi ritorna in mente quando, pochi mesi fa, aspettavo Barbara che arrivasse in treno alla stazione. Non esisteva altro, non esistevano problemi, dubbi, incertezze…c’era solo l’attesa. L’attesa di una persona cara, del suo amore, del suo affetto, la sicurezza di poterla abbracciare di li a poco e di potere immergersi nel sole primaverile con lei tenendole la mano. Sono questi i momenti, che a pensarci bene, danno un senso alla tua vita, da soli sembrano giustificare la nostra nascita. Erano felici, momenti di pura felicità. Forse la felicità è tutto quello che la vita ha da offrirci, sembra un concetto banale, ma scoprirlo non lo è affatto. L’unica cosa è che questi momenti, non tornano più, Non torneranno più. Una volta vissuti, non tornano più.