Voi sapete che cos’è il grande fratello? Non mi riferisco alla popolare trasmissione che infesta la tv da diversi anni. Parlo del grande fratello originale, quello che è stato immaginato da Orwell nel suo romanzo “1984”. In realtà che cos’è il grande fratello? Uno spione? Un dittatore? Una metafora del potere? Io non penso a nessuna di queste possibilità. O per meglio dire; penso anche che queste ipotesi possano essere giuste, ma solo in parte. Il Grande Fratello è un ideale. Non esiste materialmente, il suo è solo un nome, le persone che operano per lui non si chiedono il perché, e non vogliono soldi, lo fanno perché lo amano. Il potere dell’informazione non basta, è il potere dell’amore che da tutto. Se tutti si convincono ad amare un ideale, non c’è moneta che riesca a cambiare loro idea. Il grande fratello (o chi lavora in suo nome) non schiaccia gli avversari, gli fa innamorare di se. Il Grande Fratello è un prodotto della civiltà occidentale, un’ancora di salvezza, una figura che la stessa civiltà capitalistica e consumistica, ritorta su se stessa, inventa per non rischiare il collasso, per non franare su se stessa. Facendo così però cambia, muta e diventa qualcosa di peggio. Cosa c’è di simile in tutto ciò rispetto alla nostra realtà di tutti i giorni? La nostra Civiltà Consumistica dove ci può portare? Reggerà fino alla fine o collasserà prima? Non possiamo produrre e consumare per sempre
grandi fratelli
Voi sapete che cos’è il grande fratello? Non mi riferisco alla popolare trasmissione che infesta la tv da diversi anni. Parlo del grande fratello originale, quello che è stato immaginato da Orwell nel suo romanzo “1984”. In realtà che cos’è il grande fratello? Uno spione? Un dittatore? Una metafora del potere? Io non penso a nessuna di queste possibilità. O per meglio dire; penso anche che queste ipotesi possano essere giuste, ma solo in parte. Il Grande Fratello è un ideale. Non esiste materialmente, il suo è solo un nome, le persone che operano per lui non si chiedono il perché, e non vogliono soldi, lo fanno perché lo amano. Il potere dell’informazione non basta, è il potere dell’amore che da tutto. Se tutti si convincono ad amare un ideale, non c’è moneta che riesca a cambiare loro idea. Il grande fratello (o chi lavora in suo nome) non schiaccia gli avversari, gli fa innamorare di se. Il Grande Fratello è un prodotto della civiltà occidentale, un’ancora di salvezza, una figura che la stessa civiltà capitalistica e consumistica, ritorta su se stessa, inventa per non rischiare il collasso, per non franare su se stessa. Facendo così però cambia, muta e diventa qualcosa di peggio. Cosa c’è di simile in tutto ciò rispetto alla nostra realtà di tutti i giorni? La nostra Civiltà Consumistica dove ci può portare? Reggerà fino alla fine o collasserà prima? Non possiamo produrre e consumare per sempre