La Loggia di NEO-GEO

Cyborg dispersi nel Post Modernismo


Ieri sera mi sono auto programmato una retrospettiva di videoclip musicali storici.
Partendo da Sledge Hammer di Peter Gabriel, ho passato in rassegna Blu Monday dei New Order, We Are the Robot, ShowRoom Dummies dei Kraftwerk, Fuori dal Tempo dei blu vertigo e in fine Rydeen e technopolis dei Yellow Magic Orchestra. Un curioso viaggio tra qualche perla della musica elettronica degli scorsi decenni. Il tutto mi ha ispirato una piccola riflessione sulla cultura post moderna nella quale viviamo tuttora. La frammentarietà di questi video, la fusione tra uomo e macchina (tema caro ai kraftwerk raccolto e portato avanti dai miei miti Daft Punk) sono cose ormai entrate nella nostra vita quotidiana e non ce ne rendiamo nemmeno conto! Per quanto riguarda la fusione uomo-macchina, posso dire che, venti anni fa, le apparecchiature elettroniche erano una novità, di conseguenza sembrava normale che qualcuno si preoccupasse della trasformazione dell’uomo in cyborg. Oggi invece è un dato evidente, quasi scontato. In questo periodo ci stiamo trasformando in cyborg e non ce ne rendiamo nemmeno conto. Telefonini, palmari, lettori mp3, navigatori
satellitari, console da gioco portatili, per non contare le apparecchiature domestiche come il computer (dai mille e più usi indispensabili tra i quali Internet), lettori DVD, stereo, televisori decoder, ecc… siamo sempre più carichi e sommersi dalla tecnologia. Non che io veda tutto ciò necessariamente come un male, anzi mi piace guardare questa situazione con occhio distaccato (anche se pure io ci sono dentro fino al midollo). Io stesso mi sancisco a uomo-macchina usando quasi sempre lo stesso avatar robot, evidenziando questo inscindibile legame tra la mia identità virtuale e la tecnologia permette di realizzarla. Per quanto riguarda la frammentazione dei video, posso dire che la nostra percezione rispetto a testi di questo genere è orami del tutto naturale. Provare a pensare anche solo ai telefilm. Vent’anni fa le singole puntate delle serie erano molto più semplici: esisteva una storia sola, con sempre gli stessi protagonisti, e seguirle non era molto semplice. Oggi provate a prendere una puntata di Lost, o dei Sopranos e guardate invece quante trame diverse vengono portate avanti. Per ogni puntata stiamo dietro a dieci storie diverse, e il fatto che le inquadrature saltellino da un personaggio all’altro, da una storia ad un’altra, non ci da nessun fastidio!
Ormai siamo così allenati da anni di cinema e televisione che frammentano le storie, che non proviamo nessuna fatica a seguire dieci trame contemporaneamente invece che una sola, come nei vecchi telefilm. E così succede per tutti i media: televisione, Internet, film, ecc… ormai siamo abituati ad leggerli ed ad osservarli a pezzettini, magari saltellando dall’uno all’altro facendo collegamenti tra di loro. In Tv vedo una notizia che mi interessa e tac! Vado subito su Internet ad approfondirla. Contemporaneamente mi viene in mente che potrei anche prenotare quel viaggio che dovevo fare con la mia ragazza. Vado sulla pagina prenoto e in tanto vedo un banner che pubblicizza il seguito di spiderman. Questa pubblicità mi fa venire in mente qualche scena del vecchio film che mi piacerebbe rivedere. adesso che ho ancora cinque minuti liberi metto su il DVD e mi guardo le scene Ecc….