La Loggia di NEO-GEO

Black Dahlia


Tratto dal romanzo “la Dahlia Nera” di James Ellroy (lo stesso “L.A.confidential”, con il quale questo film possiede più di una affinità), l’ultimo lavoro di De Palma si rifà al Noir, e ci racconta la storia (anzi le storie) di due poliziotti/pugili della Los Angeles degli anni 50 chiamati a risolvere un caso di omicidio di una giovane attrice (la Dhalia del titolo).
Siamo spettatori della classica macchina di colpi di scena ad incastro che moltiplicano e sfaccettano la trama, rendendola difficile da seguire al pubblico non americano che fa fatica a distinguere un nome inglese da un altro. La solita sarabanda di intrighi piani segreti e scontri tra moralità e immoralità, giustizia e sporcizia, bionda e mora, giaccio e fuoco. Insomma il classico noir americano aggiornato alla Hollywood postmoderna citazionistica e metacinematografica. Non a caso infatti il film (come il romanzo) è ambientato a Los Angeles, città dove il cinema è ovunque. Anche nel film il cinema è ovunque e diventa quasi la chiave per decifrare il mistero che si cela dietro allo schermo di proiezione (metacinema), e le citazioni sono sempre presenti (dal Welles de “L’infernale Quinlan” al Daves de “la Fuga”). Due poliziotti diversi ma amici, legati dalla carriera e dal solito triangolo con al centro la donna affascinante, attorno a loro ruota il classico mondo marcio fatto di corruzione e sogni infranti. L’uno (soprannominato Mr fuoco) è votato all’azione e all’istinto l’altro (Mr Giaccio) più riflessivo e razionale, e non a caso il pubblico è invitato a identificarsi in quest’ultimo, che non rappresenta altro che la classica declinazione passiva dello spettatore sullo schermo. Il cast, come al solito, è perfetto composto da molte “facce d’angelo”, che dietro nascondono il proprio numero di colpe (come sappiamo nel mondo dei noir nessuno e mai innocente). Il linguaggio cinematografico è a buoni livelli, come sa fare bene De Palma, rimanendo comunque molto macchinoso e un po’ pesante da digerire al pubblico non avvezzo al genere.