La Loggia di NEO-GEO

I sogni alle volte sono crudeli.


I sogni alle volte sono crudeli. Alle volte ti svegli all’alba con le lacrime agli occhi, perché quello che hai visto e vissuto durante il sonno è qualcosa che non c’è più, che non c’è mai stato, che forse non ci sarà mai. Un passato negato che non torna, o una persona che è stata presente e che credevi li vicino a te, è svanita con l’apparire del sole che si insinua tra le serrande delle finestre. Uno schiocco di dita e quello che stavi vivendo si interrompe senza che tu te ne accorga, e come la scintilla di un motore ti accorgi che quello dove sei è un letto e che la giornata inizia. E’ crudele a volte farci vivere da un’altra parte mentre dormiamo, magari rivivere il proprio passato, confondendo i sogni con i ricordi. E’ crudele non capire più cosa si è vissuto, cosa si è visto per davvero o cosa si e visto per finta. Come nel mito di Platone, siamo incatenati e vediamo delle ombre muoversi su un muro, anche se crediamo che quelle ombre siano veramente qualcosa di vero, non possiamo far altro che constatare che alla fine sono soltanto ombre, riflessi, porzioni di vita di qualcun altro che forse non esiste neanche. Non sono solo i sogni, è la televisione, il cinema, la stampa, e quant’altro con cui veniamo a contatto ogni giorno. Frammenti di realtà che forse realtà vera non è. Noi non possiamo dirlo, ma possiamo solo sapere se a volte è crudele oppure no sentirci raccontare una bugia. Non è sempre crudele, magari sapendo cosa è finzione, sapendo perché è finzione e cosa ci vuole raccontare una bugia che vuole essere una bugia. Sono le bugie che vogliono sembrare qualcos’altro a farci star male. Ma non voglio perdere il filo dei ricordi. Immagini. I replicanti di Blade Runner si illudono di avere un passato perché vedono delle fotografie che ritraggono ricordi di qualcun altro. Gli anziani nella casa di riposo del Miglio Verde si sentono solo bene quando in televisione vedono Fred Astaire e Ginger Roger ballare in “Cappelo a Cilindro” (forse una delle scene più toccanti de “ il Miglio” che è un po’ “melassoso”), perché quelle due icone fanno parte di un tempo che a loro è negato per sempre, che a loro non è più permesso vivere, ma che comunque non hanno scordato. Probabilmente loro stessi si vedono riflessi in Fred Astaire, mentre balla guancia a guancia Con Ginger, molo probabilmente è quelli il posto dove vorrebbero essere, non quello reale. Ma l’evasione, i sogni i ricordi, che cosa ci possono dare? Perché gli ricerchiamo così tanto, perché la realtà non ci soddisfa mai? Perché il relax deriva da evasioni di questo genere? Il finto, che sa di fingere, il bugiardo che sa di mentire a se stesso. Una grossa bugia che quando svanisce ci lascia qualcosa dentro ma non sappiamo nemmeno noi che cosa.