homo sum

logos tao aum dharma amor

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: isry
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 55
Prov: RM
 

ANGELI E SANTI

Israfil
Michele
Gabriele

prossimamente
Angeli in viaggio

 
Citazioni nei Blog Amici: 55
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

RISPONDI A ROSSOGERANIO

l'affermazione è incommentabile e mi trova assolutamente contrario
"...L'accumulazione delle cazzate è un segno da paralitici..."
chi vive il problema risponde dalla paralisi si può migliorare con la fisioterapia dall'imbecillità solo con tanta umiltà.
richiedi correzione necessaria laddove insiste questa idiozia

 

 

« IntervalloTe Quiero »

La corsa dei berberi (Storie di Roma 1)

Post n°140 pubblicato il 16 Febbraio 2010 da isry
 

Il Carnevale a Roma non era una festa data al popolo
ma una festa che il popolo dava a se stesso.
Un semplice segnale autorizza ciascuno
ad essere pazzo e stravagante quanto gli pare e piace
e che tutto è permesso
eccezion fatta per bastonate e coltellate.

ripresa

La Corsa dei Berberi era la manifestazione più attesa.
I c
avalli lanciati senza fantino (scossi) partivano da Piazza del Popolo
percorrevano il Corso per arrivare al traguardo
 in Piazza Venezia
tra l’ecc
itazione degli spettatori.
Questi cavalli imbizzarriti da punte spinose
correvano fino al Vicolo della Ripresa
oggi inesistente ma che si trovava grossomodo dove oggi
si vede il giardino di Piazza Venezia.
La partenza (mossa) è quasi sotto l'obelisco di Piazza del Popolo
accanto ci sono un palco per la giuria e tribune
da dove i potenti della città potevano vedere da vicino
il movimentato inizio della gara
mentre altri si affollano sulle pendici del Pincio,
I cavalli di proprietà di ricchi nobili (mica tanto)
sono tenuti a stento dai "barbareschi"(stallieri).
Quando sono lasciati liberi
i cavalli spaventati e doloranti
cominciano a correre di furiosamente lungo il Corso
incitati dalla folla e aizzati dalle punte di ferro.
Lungo il percorso due ali di folla quasi impazzita
urla e spintona i dragoni che fanno fatica a mantenere l'ordine.
Alla fine, feriti e contusi non si contano.
All'arrivo (ripresa) un gran telone sospeso rappresenta il traguardo.
Questo compito spettava ai Più dei rioni.
il tutto sotto lo sguardo degli ospiti
dell'allora "ambasciata" veneziana
che guardavano dai saloni di Palazzo Vebnezia
e dal balcone dell'ambasciatore Duodo
oggi noto come balcone di Mussolini.
Questo fino al 1874 quando un giovane
incautamente traversa la strada e muore
calpestato dai cavalli.
Il re di Savoia Vittorio Emanuele II
abolisce la manifestazione.

il carnevale romano di Berlioz
dedicato a Cinzia per promessa fatta

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: isry
Data di creazione: 25/04/2008
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

prefazione09gryllo73solo.ombrasalvatoremaenza.67dony686surfinia60highlander701patrizia112cassetta2perlarosadifiumeMiele.Speziato0DoorsOfTheTimecinquemarcocorinnasimeolipaolovillabate
 

ULTIMI COMMENTI

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

PUSH AND SURPRISE

sing'in

oh happy day

pigia e ascolta

ma prima siediti

 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963