homo sum

Il vecchio dei castelli


Un giorno un vecchio uomo stava con una paletta e secchiello in uno spazio con della argilla.Arrivarono dei giovani ad osservarlo mentre con l'argilla iniziava a costruire dei piccoli edifici in miniatura.i giovani osservando queto operare sparlavano fra loro della pazzia del vecchio.ma all'uomo non interessava quello che dicevano quei giovani... continuava infatti a costruire con l'argilla. un giorno uno di questi ragazzi raccontò la cosa ai suoi genitori questi...udito il racconto... chiesero alle autorità di imporre al vecchio di allontanarsi dal campo di argilla.Fu così che le autorità mandarono a vedere cosa stesse facendo il vecchio per decidere sul fatto e scoprirono che il vecchio stava costruendo un piccolo castello in un campo abbandonato dove alcuno da anni andava più... di fatto ripulendolo e sistemandolo... e questo risposero ai genitori dei ragazzi... "non vediamo alcun pericolo in quello che opera il vecchio per cui non abbiamo intenzione di cacciarlo"Apriti cielo... la madre del ragazzo iniziò a non mandarlo più a scuola subito seguito da altri genitori per protesta perché per andare alla scuola occorreva passare vicino al campo.Nel frattempo i ragazzi... sospesa la scuola... bighellonavano nelle strade infastidendo molti e finendo per angheriare il vecchio.Il primo fu Matteo detto cucciolo che un bel giorno decise di frantumare tutte le sue costruzioni.il vecchio era giunto ormai ad alzare delle splendide torri riempire il fossato e fare con dei resti il ponte levatoio... e guardò con sguardo assente il ragazzo che distruggeva tutto con le sue convinzioni... attese che se ne andasse (dopo averne subite le ingiurie) ed appena il giovane riprese la strada di casa il vecchio tornò a costruire da capo.Ovviamente il giorno dopo aveva già rimesso in piedi la palizzata e alcune costruzioni.Questo non fece che infuriare i ragazzi che iniziarono a tirargli di ogni addosso.Ma il vecchio non si scoraggiava e continuava.Le autorità... preoccupate per l'assenza prolungata dalla scuola dei ragazzi... decisero di porre fine alla storia sgombrando le strade ed imponendo loro di andare a scuola... ma le famiglie si opposero e si sa che la politica ha ragioni che le ragioni non hanno per cui alla fine cacciarono il vecchio dal terreno con la scusa che avrebbero creato in quel luogo uno spazio giochi per bambini... salvo poi iniziare a costruire un ipermercato. il vecchio non abbandonò la zona... si spostò su una riva di un fiumiciattolo e anche lì la storia si ripeté... arrivarono persone che mai prima di allora avessero almeno considerato quello spazio... ed il vecchio prima venne angheriato infine cacciato.Giunse allora alla riva di un mare invernale.Era freddo... e nessuno andava nell'arenile dove il vecchio costruiva pian piano un castello bello. Aveva fatto i torrioni... aveva costruito il ponte levatoio che superava il fossato... l'acqua penetrava nel fossato tornando attraverso canali fino al mare... passando per un mulino... alimentando un pozzo all'interno del cortile del castello. ma ecco l'estate e con l'arrivo dei bagnanti quella costruzione che attirava sguardi ammirati pian piano divenne un ostacolo per le attività che si volevano svolgere nella spiaggia e l'ammirazione pian piano cedette il passo al fastidio cosicché il castello venne distrutto.di nuovoil vecchio fu ovviamente costretto ad allontanarsi...Di lui non seppero nulla per lungo tempo fino a che i ragazzi di un tempo non divennero adulti e fecero spazio a nuove generazioni... e fu una di queste nuove leve... una ragazzina di nome Asciascia della famiglia Hariru che riscoprì un castello in miniatura le cui torri spuntavano dal canneto di una palude.il vecchio aveva finito un castello fatto di terra e parti di resti di varia natura... ci stava anche il fossato sempre pieno... e il pozzo... il mulino... iniziavano ad esserci anche dei frutti e pianticelle che fungevano da alberi... le persone erano sostituite dagli animali della palude un caleidoscopio di immagini suoni e colori tanto che pure il puzzo non sembrava più talela ragazzina raccontò di questa visione avuta di nascosto alle sue compagne e ben presto i ragazzi giunsero dal vecchio che imperterrito costruiva in silenzio e senza preoccuparsi dell'arrivo di giovani che avrebbero potuto significare un nuovo sgombero disastroso... Presto la voce si allargò arrivando anche a coloro i quali un tempo lo avevano apprezzato e che spaventati lo angheriassero di nuovo tentarono di convincere il vecchio a difendere il suo operato maa quelli che glielo dicevano egli rispondeva solo«La terra non è mia ed è giusto che me la richiedano»Allora ci fu chi lo chiamava folle come chi tentava di difenderlo ma in tutto questo lui chiedeva sempre di non far liti per lui spiegando che questo lo avrebbe convinto ad andar via come fosse stato cacciato... Un giorno arrivò un personaggio di spicco e si fece fare foto vicino al vecchio il quale stette sempre al lavoro senza neppure guardare chi lo stesse disturbando ma senza contestare un comportamento al limite dell'assurdo pensavano e di nuovo ci stava chi voleva cacciarlo magari per fare di quella stessa opera un opera museale... ma al vecchio tutto questo non interessava e si concentrava più sui suggerimenti dei bambini o di alcuni anziani del luogo su cosa aggngere o togliere... Un giorno però il vecchio si sentì male e stava per morire... lo soccorsero e lo portarono in uno spazio vicino per prestargli delle prime cure.... in quella occasione rispose a chi faceva delle domandeci fu allora chi gli chiese il motivo per il quale faceva dei castelli tanto belli ma non li difendesse da chi voleva distruggerli... a cosa servisse tanta fatica se poi distruggevano sempre tutto quello che metteva in piediA queste domande il vecchio rispose « voi sognate?»gli risposero che sì... sognavanoed egli continuò...« ci sta sempre chi sogna di essere una principessa o un re o che arrivi un principe nella sua vita... chi sogna un castello pieno di fate o con un mercatino vivo... chi sogna una nuova esistenza... chi solo un posto dove vivere in pace... chi ricchezze e potere... ma tutti sognamo»lo ascoltavano in silenzio e lui continuò...«ci sta sempre chi sogna ma anche chi distrugge i sogni... non solo i propri ma anche gli altrui... come se cancellando un castello di sabbia si potesse distruggere ogni speranza... ma la speranza troverà sempre un luogo dove crescere»Lo ascoltavano mentre dei rumori in lontananza significavano che ci stava chi tentava di colpire nuovamente il castello«ma non sempre avrete con voi chi nutrisse quel germoglio... rischiando così di non vedere la piantina crescere... e perdendo la speranza perderemmo tutto!» in quella ci fu chi avvisò i soccorritori che erano arrivati dei personaggi ad arraffare parti del castello ora incustodito... i molti volevano ribellarsi ma il vecchio con un filo di voce riprese«lasciate che rubino... non potranno mai rubare la speranza... potranno prenderne un pezzetto o tentare di distruggerla ma questa crescerà di nuovo in un altro luogo... non importa dove o chi lo farà... ma coltivate la speranza e prima o poi essa tornerà a risplendere nei vostri animi.Detto questo il vecchio fu avvolto da una nube di sabbia arrivata da chissà dove spinta da un improvviso turbine di vento...Alla fine della improvvisa bufera il vecchio era sparito e il castello anche... i pezzi rubati si sgretolavano nelle mani di chi pensava di poterli portare via. Alcuni invece restarono colpiti tanto da fare insieme o da soli... con i bambini o fra adulti... dei piccoli castelli... Qualche coppia chiamò il figlio Speme o Speranza... Ci fu chi istituì un giorno della memoria del vecchio con pompose manifestazioni ma alla lunga non restò molto se non un vecchio che anni più tardi di questa storia prenderà un secchiello e una paletta...