homo sum

Palco o Platea?


Un palco... davanti a me delle sedie... piene... vuote... si dipana una esistenza in un momento e in quel momento chi ti osserva può pensare che non sei granché oppure ritrovarsi in quello che reciti!Eppure quanto è strana la situazione! Quasi un Dio che mostra un lato di sé agli altri che non sempre comprendono esattamente quello che ascoltano ed osservano. Notoriamente chi si muove nel palco domina la scena... e la domina in bene o in male... nella sala tutto si muoverà... tutto verrà percepito secondo il volere di chi sta sul palco eppure...Eppure esiste un altro punto di vista... forse a noi più noto... quello del pubblico... quello che paradossalmente dovrà apprezzare o disprezzare... che giudicherà pur non senza contrasti o inadeguatezze! spesso lasciando a casa emozioni quotidiane per scoprire che sono quelle che fugge e che opprimono se lasciate crescere a dismisura!Ma anche facili ad essere manipolate o gestite dal palco quantunque una platea possa diventare un branco ed aggredire ferocemente chi stesse indifeso e sotto la luce dei riflettori sopra quello stesso palco.Allora mi sono chiesto... dove vorrei stare? in platea? magari popolana e chiassosa o ruffiana e impettita? o forse non starei sul palco a disseminare emozioni... scaldando animi resi freddi dalla quotidianità? o parlando un linguaggio avanguardista oscuro ai più e di difficile interpretazione? confrontarsi con la conoscenza o cavalcare l'ignoranza?e ho compreso che non so quale sia il mio posto!