homo sum

Misericordia Giubilate


Hanno sgozzato Dio questo titolo di un giornale grave che offrono un senso di orrore sopra parole di rabbia vindice in bocca a degli ex samaritani mi lascia alquanto perplesso.Quando la premessa ad ogni discorso di compiuto senso religioso è sintetizzato nella opposizione "non mi interessa... sono ateo" allora di cosa ti intrometti nelle cose cristiane e cattoliche in particolare?Ma come... si fa un gran parlare di laicità e della troppa intromissione della politica vaticana negli stati europei e non e poi si cade nella feroce intrusione nelle cose religiose?"Ma questo è un discorso spirituale!"Splendido! a maggior ragione sarebbe tempo di tacere!Neppure il più incoerente dei Concretisti arriverebbe a definire spirituale il mondo materialista e scientifico in cui viviamo... eppure in alcuni casi si muove un senso generalista nel quale in molti (pur detestandolo) si sentono difensori del cristianesimo ossia di una fede che per definizione usa le sole armi della Verità e della Parola fino alla morte di croce... pregando per chi li ostacola... non certo ammazzando per crociataBeato quell'uomo che rende sé stesso parte della croce del Cristo. ancor più nel Giubileo della Misericordia!Non cadrò nella tentazione di credere una fede colpevole di violenza... so bene che esistono uomini e donne che usano le fedi per giustificare i loro pensieri e parole che sono sovente distanti anni luce da quelle della rivelazione ricevuta... e che per definizione promana dal divino... commettendo un peccato di orgoglio enorme e mortale che infatti ha conseguenze sempre violente. Allora sarebbe più cristianamente corretto parlare di "gioia" per il martirio di un uomo in procinto di rendere conto della memoria del Cristo e non di aggressione a Dio stesso. Tanto più quando quell'uomo è un sacerdote... ossia un uomo con compiti liturgici e di servizio alla comunità... ma che soprattutto ha scelto di mettere la sua vita a disposizione!Per cui ritengo... coerentemente con la mia sincrasia per i crocefissi piazzati nelle aule politeistiche o almeno laiche... che si debba tacere da uno sdegno che nulla ha a che spartire con un islam che viene scimmiottato da dei personaggi in cerca di autorevolezza né tantomeno con un cristianesimo che non è scendere dalla croce per prendere a calci quelli che hanno emesso la condanna... ma restare fedeli alla preghiera che è fidarsi di Dio Padre!Con la paura di dover bere quel calice ma anche la fiducia che nessuna goccia di sangue cade a terra senza che il tonfo non venga udito nei cieli.