homo sum

butterfly favole per bambini


al tempo del mito la terra era piena di colori sgargianti dei fiori gli orchi vivevano nelle nubi dentro i loro castelli volanti.nonostante i suoi sforzi, il castello dell'orco gentile era pur semper arido e privo di odori e questa atmosfera non era il massimo per fatine e folletti che malvolentieri restavano in un luogo buio e spoglio e che andavano là solo per l'orco sapendo che gradiva la loro compagnia e si intristiva nel vederli partire.esisteva un orco gentile spesso visitato da fate e folletti oltre che da altri orchi.Anche altri orchi andavano nel castello e ogni volta coi loro modi finivano per cacciare fate e folletti...insomma un gran baialamme.l'orco gentile, per non far torto ad alcuno partì per un tempo...tornando trovò il castello più triste e spoglio che mai ed era solo. Tutti fate folletti ed orchi pensando di aver causato problemi si guardavano dal visitarlo e lui rimaneva solo.un giorno un piccolo orchino passando di là lo vide al balcone col viso triste fino alle lacrime, tornando lo raccontò e si sparse la voce fino a che anche un folletto udì di questo, ma come tornare dopo tutto quel tempo?così si riunirono fatine e folletti per trovare un dono che lo avrebbe rallegrato ma nulla andava bene in un castello di aria privo di terra e di odori.decisero di mandare un gruppo nel mondo per trovare qualcosa di bello...girarono tutto il mondo e trovarono cose meravigliose ma nessuna che facesse al caso loro.fu così che tristi e sconsolati decisero di tornare indietro.proprio al limitare del bosco udirono delle voci...allora si nascosero e cercarono di capire chi fossero...erano dei cuccioli d'uomo che giocavano in uno spiazzo erboso.stavano per andar via quando un folletto vide un bimbo piccolo, ma così piccolo da sembrare un folletto un pò grosso.quel bimbo seduto sull'erba raccoglieva da terra foglie e fiori, li lanciava in aria e ridendo felice, attendeva che una doccia multicolore lo ricoprisse per poi ricominciare...il folletto pensò di aver trovato il dono e subito partì a dirlo ai suoi compagni di cerca, per poi raccontare a tutta l'assemblea:"pissi pissi bao bao!"tutti felici per aver trovato una soluzione iniziarono a darsi da fare come non mai.intanto l'orco gentile che non vedeva più nessuno era tanto triste da restare senza forze...pensava  che li aveva offesi e si lasciava andare sempre più.frattanto i folletti riunirono tutti i bruchi e legavano sulle loro schiene petali e foglie mentre le fatine con una magia li facevano volare...appena ebbero finito corsero dall'orco ormai moribondo.Al vederli anche se moribondo, l'orco sorrise loro e subito aprirono il dono da dove uscirono tutti questo bruchi sgargianti nei vari loro colori svolazzanti e nei loro odori.Finalmente il castello aveva i suoi odori e i suoi colori e le risa incuriosirono gli altri orchi che, vedendo il castello così splendente, rimasero a far compagnia al povero morente. Così l'orco gentile visse il suo giorno di felicità.tutti restarono fino all'addio.in quella il castello svanì con tutte le creature volanti.Fu così che tutti compresero quanto inutili fossero state le loro liti e quanto tempo avessero perso nell'astio e fecero giuramento di non perdere più così le loro vite e per suggellare il patto fecero insieme la magia per la quale i bruchi nel loro ultimo giorno di vita si sarebbero vestiti di fiori e foglie e avrebbero volato in aria alla ricerca di un bimbo al quale regalare un sorriso portando con sè la magia di luoghi fatati.ed da allora tutti abbiamo in dono le farfalle.