homo sum

la giraffa nasce così...


al tempo dei maghi la giraffa
non era come la vediamo oggi.erano più piccole, tozze e col manto tutto chiaro.golosissime e dispettose usavano le antenne per comunicare la posizione del pasto oper rubarlo agli altri animali.titiritik! frutta nascosta a dieci passita_tak_ta-tak! foglie verdi sotto albero.Quasi fossero cavallette grosse...gli altri animali si rivolsero a n'wabe il ragnoche era astuto e ottimo trappoliere.psit psit psot psot psot psit!il piano era pronto...passando vicino allo stagno dove stavano le giraffe, le oche chiaccheravano con una civetta...«come sta bene signora civetta...pare ringiovanita...ma come ha fatto?»e la civetta «ahhh...siiiì...tutto merito del cha'ta il frutto della felicità!»le giraffe incuriosite in silenzio iniziarono ad origliare.«dove si trova?» chiesero le oche
«in mezzo al monte kilè ma ci si arriva solo attraverso una grotta...ma è buia e solo al centro cresce l'albero con in cima il frutto...è difficile arrivarci!»appena se ne andarono le giraffe si riunirono...«quel frutto deve essere nostro...andiamo!»Sapevano dove era il monte ma non dove fosse la caverna...nè quale fosse il percorso...allora si misero a cercare l'entrata come era stata descritta dalla civetta.Sotto i due occhi della montagna e poco più in basso dell'albero colpito dal cieloci sono dei bakaka (gruppi bassi di foglie...cespugli).Tutte le giraffe alla ricerca!Dopo un pò di tempo perso nelle ricerche una giraffa trovò l'ingresso della caverna...tiiiitiktiktik...le giraffe si misero in fila e per non perdersi segnavano con le antenne il loro cammino tanto chedivennero tutte spellacchiate.dopo quasi 2 ore di cammino al buio e sotto lo sguardo di n'wabe arrivano ad un punto rischiarato da una luce forte proveniente da un foro sulla cima.titak! siamo arrivati!ecco l'albero...ora cerchiamo il frutto!Ma mentre le giraffe sono impegnate nella ricerca un grido erompe dal buio! «Taitre!» n'wabe ordina e tutti tirano i fili...ZACCHETE! le giraffe restano intrappolate!la ragnatela tesa intrappolava ogni giraffasotto il sole che passava dal foro.le giraffe si dibattevano...agitavano le zampe e la testa ma erano sollevate da terra enon potevano far leva per liberarsi.Intanto il sole picchiava sul loro manto candido.n'wabe le aveva abbandonate lì e lì restarono per giorni agitando le zampe e la testa sotto il sole...così il manto iniziò ad imbrunirsi ele zampine ad allungarsi come il collo.tanto si agitarono che le zampe si allungarono fino a toccare terra così riuscirono a liberarsi ed uscire...ma...ma usciti dalla montagna furono viste dagli altri animali che, quando videro questi giganti,si chiesero chi fossero...Intanto le giraffe, ancora accecate dal sole ed intontite, si recarono a bere al lago e così si rividero.Erano cambiate totalmente...le zampe erano lunghissime le antenne erano spellacchiate ed il manto aveva chiazze brune con i segni della ragnatela come le vediamo oggi.da allora non poterono più fare le loro scorribande ma furono costrette a nutrirsi dalla cima degli alberi.
una leggenda africana narra chefu una giraffa ad annunciare la fine del diluvio
tanto erano divenute buone.