homo sum

Te Quiero


Ho avuto il dono di vedertidi sapere che esistevi.Non pensavo di avere ancora un cuoreLo credevo riposto in cantina.Ma qualcuno era entrato in quell'antroinfilandovi il dardo preso dal corpo di Apolloe attraverso due canti di sirenestordisti i miei sensi già offuscati.Cadde quel muro come quello di Gericodopo il suono delle trombe.Oggi mi rivedo spoglioil dardo dorato rimasto nel cuorenon mi permette altra scelta che amartiCome quello che ha colpito tedello stesso tipo di quelloche colpiva la fuggente Dafne
non ti permette di ritrovarmi.Accadde una volta.che vincendo questo destinotornasti a vedermie la mia gioia era taleche lo stesso cielo si fermò.Ma resta la consapevolezzache tanto amore non possa essere perdutoAllora lascerò che il tuo postoLo prenda Solo l'Amore stesso!Quante lacrime bagnano i cuoriqueste sono per un mio doloresono i resti di un egoismoche solo morendolascerà posto alla gioia!Isryscusatemi tutti ma dovevo fare un poco di cose!