homo sum

Troppo poco


Ogni volta che vedo una situazione sconosciuta di disagio resto colpito dalle reazioni che hanno gli imbecilli (e spero di non aver offeso gli imbecilli).Due situazioni... forum (un programma TV) dove una tipa del pubblico parlante (ma non necessariamente pensante) il cui nome ricorda una cosa preziosa (ma il cui pensiero cozza con il nome) con davanti la conduttrice (dimostratasi spesso poco attenta alle questioni umane) ha detto testualmente rivolgendosi ad una signora in causa "le sue amiche sono delle mentecatte" con questo volendo dire che erano assolutamente bieche.
la cosa curiosa sta nel regolamento del programma che recita fra i divieti• immettere contenuti illeciti, diffamatori e/o calunniosi, volgari, lesivi della privacy altrui, razzisti, classisti o comunque reprensibilisalvo dimenticare quando sono loro stessi a farlo... credo ci sia un nome per questo comportamento direbbe panariello...Posso ancora capire se detta in una scuola dove la crudeltà verso la disabilità viene troppo spesso ammessa ma dopo una frase del genere in un programma visto da molti ammalati mi sarei aspettato fosse stata fatta allontanare dallo studio.Invece nulla... forse se diceva freddo cane sarebbe stata cacciata con ignominia dato il livello di attenzione "umana" del programma.L'altra cosa è nel web... tempo fa mi addentrai nella ricerca di cose legate agli alieni e mi imbattei in alcune foto... ieri ho scoperto che una di queste riproduzioni di alieni si beffava di poveri bimbi malati di ittiosi (sindrome di arlecchino).
 
 
Una malattia genetica che determina lo scorrere della giornata scandendone i ritmi come accade per tutte le malattie serie.Immagino che tipo di esseri vedendo queste persone possa associarli a alieni o se fossimo nel medioevo a demoni e mi ha colpito la frase che l'amica di una ragazza avente questa sindrome ha detto riguardo le reazioni delle persone poste davanti alla evidenza dei sintomi... Per spiegare ai loro bambini dicono che (le ragazze malate) sono state ustionate ma anche se lo fanno per proteggerli creano una negazione del problema.Per chi come me spera sempre di non dover negare nulla è stata una dura lezione ascoltare quella affermazione diretta.Dunque diversi modi di reagire davanti alla malattia... il disprezzo... la beffa... la paura (tutti figli della ignoranza) da un lato e la consapevolezza delle differenze dall'altro (superate dall'amicizia).
Spero con queste poche righe di aver contribuito un poco ad una maggiore attenzione non economica o sociale... ma umana... dove ci si scambi conoscenza e non ignoranza sperando di non dover ascoltare accostamenti simili che umiliano chi li subisce e descrivono chi li usa.