La storia si svolge nella montagna di
Phenix, nella provincia di
Sichuan durante la
Rivoluzione culturale
cinese. I protagonisti sono due ragazzi di circa diciotto anni, si
conoscono dall'infanzia e si rispettano molto, tanto da non aver mai
litigato.
Il narratore è un ragazzo di diciassette anni piuttosto riservato. Suo padre è
pneumologo e sua madre specialista in
malattie parassitarie, entrambi considerati "nemici del popolo". Suona il
violino, che per lui ricopre un ruolo di enorme importanza, perché gli permette di evadere dalle preoccupazioni.
Il suo migliore amico si chiama Luo. Molto meno timido, proviene anche lui dall'ambiente medico: suo padre è
dentista ed è conosciuto per aver osato criticare
Mao Tse Tung dopo avergli curato i denti: per questo viene considerato "nemico del popolo" insieme a tutta la sua famiglia.
Come tutti i giovani istruiti dell'epoca, i due ragazzi vengono
mandati in rieducazione tra le montagne, per sperimentare la vita rude
dei contadini. Nel villaggio li trattano come "marmocchi di ricchi".
La vita nella montagna è molto difficile per loro: si trovano a
svolgere incarichi faticosi, come lavorare nelle miniere o nelle risaie
sotto il sole cocente. Vivono in una piccola stanza sopra un
porcile.
L'incontro con la figlia del
sarto porta un raggio di sole nelle loro vite. È una ragazza giovane, conosciuta come "la più bella della montagna",
piena di vita ma senza alcuna istruzione. Tutti e due se ne innamorano
immediatamente. Luo diventerà l'amante della Piccola Sarta, mentre il
narratore terrà per sé il suo segreto, per lealtà verso l'amico.
Il narratore scopre per caso, nella stanza di un altro rieducato, una valigia piena di
libri proibiti. Avendo preso possesso dei romanzi, si apre loro una nuova visione della vita.
Luo fa un giuramento: "Con questi libri trasformerò la Piccola Sarta: lei non sarà più una semplice montanara." Poco a poco la lettura delle opere di
Balzac
trasforma la ragazza, che diventa espansiva e desiderosa di scoprire il
mondo: i libri l'hanno totalmente cambiata, non è più un'innocente
contadina; dichiara: "Balzac mi ha fatto capire una cosa: la bellezza di una donna è un tesoro che non ha prezzo".