Luo Yusheng ritorna al villaggio natale nel nord della Cina, per
l'improvvisa morte del padre avvenuta durante la sua permanenza in
città. Lo zio e il capo del villaggio lo informano delle ultime volontà
del padre e dei funerali che dovranno essere celebrati, secondo la
madre, osservando le antiche tradizioni rituali: la donna affranta da
quella perdita desidera che il marito venga ricondotto a "braccio"
sulla strada verso casa e che un drappo tessuto di sua mano ne avvolga
le spoglia. A Luo tutto questo sembra, in principio, irragionevole, ma
la memoria dell'amore straordinario che unì indissolubilmente la madre
e il padre lo convincerà a raccontarla e a onorarla come si onora un
"testamento". E così se il presente si scolora in un bianco e nero
raffreddato dalla neve, il passato si dipinge dei colori dell'amore. E
nella lunga "strada verso casa" la storia individuale di due maestri
diventa la Storia di un popolo che può pensare il futuro solo
celebrando il passato. Allora il regista reintegra ciò che la
Rivoluzione culturale aveva "ricordato" di dimenticare: la Tradizione e
l'Individualità.