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meridionali coda per reddito cittadinanza come inventa una fake news


Da lunedì ci sono lunghe code al Caf: decine e decine di meridionali che chiedono i moduli da riempire per poter ottenere il reddito di cittadinanza promesso dai 5 Stelle!, hanno raccontato i vertici di Porta Futuro, centro di orientamento al lavoro di Bari, il cui responsabile è Franco Lacarra, delegato welfare del Pd barese e dirigente del comune governato dal sindaco (renziano) Antonio Decaro. I tg e talk show che hanno dato la notizia falsa non danno però la smentita che poi è la notizia vera, perché non ci farebbero una gran figura ad ammettere di non aver verificato i fatti, e di aver mandato in onda generiche immagini d'archivio di code al Caf come se quelle fossero le file per il reddito di cittadinanza. La terza è che pagare chi non lavora, cosa che per gli esponenti Pd sarebbe oltremodo diseducativa, è quello che lo Stato bambini-italiano.html">italiano già fa da sempre: lo fa attraverso i sussidi di disoccupazione riformulati da Monti e Fornero e poi da Renzi con la Naspi, lo fa attraverso il reddito di inclusione (poche centinaia di euro che escludono dal sussidio due terzi dei cinque milioni di poveri assoluti e tutti i nove milioni di poveri relativi), lo fa attraverso la cassa integrazione straordinaria, un ammortizzatore sociale concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed erogato dall'Inps ai lavoratori che vengono sospesi dalle aziende in crisi e che dunque non lavorano. Dubito che abbiamo approfondito la differenza sostanziale che esiste tra la proposta di legge a favore del reddito minimo garantito depositata negli anni passati da Sel e il reddito di dignità promosso dalla per uscire dalla povertà e condiviso da Potere al popolo e e la proposta dei 5 Stelle di un reddito che non è universalistico, non è per tutti, ma è legato all'obbligo di cercare e accettare qualunque lavoro e intanto lavorare gratuitamente per lo Stato (lavoro gratuito legalizzato: di nuovo!